Cresce il numero dei lettori sui quotidiani web. Secondo quanto emerge dal rapporto “La stampa in Italia 2009-2011”, pubblicato dalla Fieg (Federazione Italiana Editori Giornali), nonostante la crisi induce a risparmiare sull’acquisto del giornale, la gente non rinuncia a leggerlo.
Dati Audipress comunicano che per il 2011 c’è stato un incremento dei lettori dell’1,8%. Anche i periodici hanno visto aumentare il lettorato a 32,5 milioni di persone.
Il numero degli utenti che quotidianamente legge sul web è salito da 4 a 6 milioni in tre anni, con un incremento del 50%.
Nonostante l’interesse della popolazione verso i “nuovi” media, il rapporto della Fieg evidenzia che la crisi dell’editoria non è finita. I ricavi dei quotidiani sono tornati a scendere del 2,2%, soprattutto a causa della pubblicità che ha perso il 5,7%.
In crescita l’economia delle attività online che hanno registrato un aumento del +32% nel 2011, anche se, in valori assoluti l’incidenza sul fatturato è limitata all’1,4%.
“L’editoria cartacea attraversa una fase di crisi ma non è un malato terminale”, ha affermato il presidente della Fieg, Giulio Anselmi, “la rivoluzione della multimedialità è inevitabile e non può essere condotta con superficialità”.
Il numero dei giornalisti assunti è diminuito del 6,1%. Il segretario della Fnsi, Franco Siddi ha detto che gli “editori devono investire sui giornalisti e non considerarli personale da precarizzare, ma professionisti da fidelizzare alle testate”. Il presidente dell’Ordine dei Giornalisti ha ironizzato, “sono grato alla Fieg che, grazie al rapporto, ci ha permesso di sapere che nel 2011 sono stati in vario modo rottamati 637 giornalisti”.
Manuel Romano
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