Personale della DIGOS e dei Carabinieri del ROS di Roma stanno eseguendo a Roma, Teramo, Ancona, Civitanova Marche (MC), Padova e Cosenza, già dalle prime ore del mattino, numerosi provvedimenti cautelari emessi dal GIP del Tribunale di Roma, dando esecuzione anche a decreti di perquisizioni locali e personali, nei confronti di soggetti resisi responsabili dei gravissimi reati di devastazione e saccheggio, oltre alla resistenza pluriaggravata a pubblico ufficiale, commessi nel corso della manifestazione che si era tenuta in Roma il 15 ottobre 2012.
L’attività investigativa, coordinata dal Pool Antiterrorismo della Procura della Repubblica di Roma, è stata condotta in stretta collaborazione dal ROS e dalla DIGOS di Roma, che negli ultimi mesi sono riusciti a identificare i soggetti che si erano resi responsabili delle gravi derive violente devastando numerosi istituti bancari, esercizi commerciali, Uffici del Ministero della Difesa, oltre ad avere incendiato numerose autovetture e un blindato dell’Arma dei Carabinieri.
Le indagini sono state sviluppate nei confronti di soggetti inseriti all’interno dell’area antagonista e anarchica nazionale, nonché in direzione di alcune componenti provenienti dalle tifoserie ultras. Tra queste emergeva un gruppo proveniente dalla provincia di Teramo, all’interno del quale erano inseriti esponenti dell’area antagonista e di “azione antifascista Teramo”, resisi responsabili di più azioni criminose lungo lo svolgimento del corteo e in particolare dell’assalto e dell’incendio al furgone blindato dell’Arma dei Carabinieri.
L’operazione ha riguardato l’esecuzione di:
– 5 misure cautelari a Roma (2 arresti domiciliari e 3 obblighi di presentazione alla PG);
– 4 misure degli arresti domiciliari a Teramo e provincia, nei confronti di esponenti di “azione antifascista Teramo” e delle locali frange violente delle tifoserie;
– 1 misura degli arresti domiciliari ad Ancona;
– 3 misure dell’obbligo di presentazione alla PG in Padova, Cosenza e Macerata,
nonché 14 decreti di perquisizione locale e personale nelle medesime località.
All’esecuzione dei provvedimenti fuori provincia hanno partecipato le locali articolazioni della DIGOS e del ROS.
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