Concorso esterno in associazione mafiosa. Questa l’accusa che coinvolgerebbe il presidente del Senato, Renato Schifani e di cui si parla dal 2010 e sulla quale oggi, stando ad alcuni quotidiani, uscirebbe un particolare degno di nota. “Schioperatu” è il nome dietro il quale si sarebbe sempre celato quello di Renato Schifani. L’indagine ha inizio nel 2009 quando il pentito Gaspare Spatuzza accusa Schifani di aver frequentato il boss di Brancaccio Filippo Graviano negli anni novanta, ma il Presidente del Senato rigetta le accuse. Durante le indagini c’è sempre stato il massimo dell’attenzione per preservare la segretezza del fascicolo. Nulla si è mai dato per scontato. Stando a quanto raccontato dal pentito, infatti, egli non avrebbe mai assistito ad un incontro tra Schifani e Graviano. Bensì avrebbe visto più volte l’allora avvocato Schifani far visita a Giuseppe Cosenza, ovvero dove si nascondeva Graviano. E nei mesi scorsi, a tutto questo, si aggiunge un’intercettazione ambientale in cui un indagato per mafia parla di un’impresa di pulizie vicina ai Graviano. Un’impresa di pulizie “annagghiata (agganciata) politicamente ma forte, forte”. E l’indagato, nel dialogo registrato avrebbe fatto riferimento a “Schifano”, ma secondo gli investigatori si riferiva a “Schifani”, il cui cognome sarebbe diventato, nel frattempo “Schioperatu”. A tutto si aggiunga che, l’indagine, è ormai vicina all’archiviazione.
Mafia: Schifani indagato ma sotto falso nome
Concorso esterno in associazione mafiosa. Questa l’accusa che coinvolgerebbe il presidente del Senato, Renato Schifani e di cui si parla dal 2010 e sulla quale oggi, stando ad alcuni quotidiani, uscirebbe un particolare degno di nota. “Schioperatu” è il nome dietro il quale si sarebbe sempre celato quello di Renato Schifani. L’indagine ha inizio nel […]
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