Sesta edizione del Barometro Edenred-Ipsos “Benessere e motivazione sul posto di lavoro”. Endered è società leader nel Settore dei benefit e dei servizi alla persona, mentre Ipsos dal 2007 conduce una ricerca ogni anno su un ampio campione di 4000 dipendenti francesi. L’obiettivo è monitorare il livello di motivazione e di benessere sul posto di lavoro. Nel 2012 il Barometro è stato ampliato fino a coprire altri 5 paesi (Belgio, Francia, Germania, Italia, Spagna e Regno Unito).
La ricerca mette dunque a confronto le opinioni dei lavoratori delle sei nazioni. I dati sono molto interessanti, con una diffusa certezza: il contesto di crisi amplifica ulteriormente le disparità tra il Nord e il Sud Europa.
Europa sempre più polarizzata. La ricerca – pur confermando la relativa stabilità del livello di soddisfazione professionale dei lavoratori europei – mostra un’Europa più polarizzata rispetto al 2008, con un alto livello di variabilità tra i paesi per quanto riguarda il “lavoro”.
I lavoratori belgi (77%), tedeschi (74%) ed inglesi (63%) appaiono i più soddisfatti della loro condizione professionale: solo il 20% dei tedeschi e il 25% dei belgi riscontra una riduzione della loro motivazione rispetto al 2008. Al contrario, le crescenti difficoltà economiche e l’innalzamento della disoccupazione determinano tassi di sfiducia più alti nei dipendenti dell’Europa del sud. “La prima preoccupazione in
questa regione è infatti mantenere il posto di lavoro – è scritto nel rapporto -: il 39% degli italiani ed il 55% degli spagnoli pone infatti la conservazione del proprio impiego come primo obiettivo professionale, in contrasto con il dato del 2008, che si attestava rispettivamente al 29% e 37%. Di conseguenza, il 35% degli italiani ed il 40% degli spagnoli ritiene il proprio lavoro prima di tutto una fonte di ‘sicurezza’. Anche lo scarso potere d’acquisto dei salari è un tema particolarmente sentito nel paesi mediterranei: ben il 74% degli italiani, il 68% dei francesi ed il 64% degli spagnoli ritiene non soddisfacente il proprio livello retributivo in relazione al costo della vita”.
Trend positivo tra i dipendenti pubblici. In tutta Europa i dipendenti della pubblica amministrazione dimostrano maggiore ottimismo e soddisfazione dichiarando una maggiore motivazione rispetto ai lavoratori del settore privato. Per il 32% dei belgi e il 38% dei tedeschi la professione è un motivo di realizzazione e benessere, e per il 16% degli spagnoli e il 20% degli inglesi è persino una fonte di orgoglio.
“Questo relativo ottimismo dei dipendenti pubblici riguarda anche il futuro, indipendentemente dell’area geografica di provenienza – si legge -. Tutti ripongono fiducia nel futuro delle loro amministrazioni: il 68% degli spagnoli, il 65% degli italiani, l’85% dei tedeschi, il 75% degli inglesi ed il 78% dei belgi”.
Preoccupazione per il futuro. Secondo la ricerca, tra i manager europei cresce la richiesta di migliorare la conciliazione vita e lavoro, + 16% in Germania, + 9% Francia e +6% in Spagna, rispetto ai dati 2008.
L’attuale difficile condizione economica incide, infine, anche sulla percezione delle prospettive di trovare un nuovo lavoro: se in Belgio (43%) e Germania (46%) la percentuale di lavoratori convinti di riuscire a trovare una occupazione dello stesso livello resta alta, in Italia e Spagna solo il 23% degli intervistati ritiene di poter trovare un lavoro comparabile a quello attuale. Questo trend è prevalente soprattutto nella fascia
d’età oltre i 40 anni, con particolare riguardo a Italia per l’80% e Spagna per l’82% degli intervistati.
L’Italia. I dati del Barometro Edenred Ipsos confermano le difficoltà economiche dell’Italia, che si riflettono sul clima generale del paese e sulle preoccupazioni manifestate dai lavoratori. La soddisfazione dei dipendenti italiani si attesta al 48%, in calo dell’8% rispetto al 2008. La percezione della qualità della vita sul posto di lavoro è in diminuzione dal 6,2% al 5,7%, il livello più basso tra tutte le nazioni prese inconsiderazione dalla ricerca. Il livello di motivazione è diminuito del 6% rispetto a quattro anni fa arrivando al 36%, e il timore di un ulteriore peggioramento della condizione occupazionale è particolarmente alto: solo il 23% degli intervistati ritiene di poter trovare un nuovo lavoro comparabile a quello attuale. Di conseguenza è alto il numero di coloro che dichiarano come prioritaria la necessità di mantenere il proprio impiego: il 39% (dato in aumento di oltre 10 punti percentuali rispetto al 2008) lo pone tra le preoccupazioni prioritarie, nonostante il potere d’acquisto dei salari siaconsiderato insufficiente dalla maggioranza degli intervistati (ben il 74%).
Graziella Gavezotti, presidente e amministratore delegato Edenred così commenta i risultati della ricerca: “I dati relativi all’Italia fanno emergere una situazione di forte preoccupazione e scoraggiamento tra i dipendenti che potrebbe produrre effetti negativi anche sulla performance delle imprese. E’ quindi necessario rispondere con urgenza all’esigenza di sicurezza e sostegno al reddito e di migliore conciliazione tra vita privata e professionale. A fronte di questo scenario l’introduzione di programmi di welfare aziendale rappresenta una risposta rapida, concreta, innovativa e flessibile alle esigenze dei lavoratori. Infatti, un migliore benessere in azienda favorisce l’engagement e la produttività.”
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