Elezioni aquilane, ragionare meglio a bocce ferme e mente serena in attesa del ballottaggio

Le consultazioni elettorali odierne che hanno determinato variazioni e cambiamenti, con un assenteismo attestato quasi intorno al 6%, offrono a cittadini ed amministratori la possibilità di saper cogliere, ed interpretare al meglio,segnali di sofferenza ed esigenze reali su cui lavorare per determinare un vero cambiamento in grado di soddisfare le tante richieste dei cittadini soprattutto […]

Le consultazioni elettorali odierne che hanno determinato variazioni e cambiamenti, con un assenteismo attestato quasi intorno al 6%, offrono a cittadini ed amministratori la possibilità di saper cogliere, ed interpretare al meglio,segnali di sofferenza ed esigenze reali su cui lavorare per determinare un vero cambiamento in grado di soddisfare le tante richieste dei cittadini soprattutto di quelli che vivono al limite della soglia di povertà. In altre parole i primi cittadini usciti vittoriosi al primo turno, lasciando le diatribe e le problematiche della campagna elettorale ormai alle spalle, abbandonino ogni sentimento di rivalità e si dedichino al bene delle loro Comunità convinti di essere i Sindaci di tutti. Queste elezioni possono assumere il valore di un test politico vero e proprio ed imporre una svolta essendo una particolare occasione di cambiamento a partire proprio dal Capoluogo di provincia abruzzese che attraverso la ricostruzione vuole e deve ritrovare la sua splendente bellezza e la propria identità espropriatale da un potere commissariale gestito in modo assurdo senza approdare ad alcun risultato. Via la Sge via la politica che pretende di far decidere ad altri scelte che sono proprie dei cittadini e delle loro prime istanze elettive; finalmente la parola agli elettori dopo una campagna elettorale agguerrita, talvolta al limite della rissa dove sono stati utilizzati proprio tutti i vecchi strumenti della politica. Le operazioni di scrutino ormai concluse hanno emesso il verdetto che tutti si aspettavano nonostante le previsioni di ottimismo che i candidati Sindaci ostentavano alla vigilia del voto: Ballottaggio!Del resto con una simile frammentazione di liste arrivata a proporre 8 primi cittadini era matematicamente impossibile vincere al primo turno. Non c’era possibilità, per nessuno. Ottima l’affermazione del sindaco uscente, l’On. Maurizio Cialente del Pd, che con un 11% stacca nettamente De Matteis e con un 32% il candidato ufficiale del Pdl, l’ing. Properzi. Entrambi insieme non raggiungono la percentuale del candidato del Pd scelto dagli elettori con le primarie. Netta affermazione personale di Stefania Pezzopane, Assessore alle politiche sociali, con i suoi 980 voti di preferenza che non solo è la più votata della lista del Pd ma lo è in assoluto. Alla debacle del Pdl aquilano , del resto in linea con quello nazionale fa da contro sponda l’affermazione dell’Udc alleata di De Matteis, in città, con il suo raggiante 9%. Dalle prime interviste a caldo dei vari candidati del centro destra che ha avuto la peggio – nonostante la discesa in campo dei big nazionali a sostegno dei rispettivi Sindaci, questo a testimonianza del valore nazionale che si affidava alle elezioni aquilane – si evince amarezza e si parla di sconfitta. L’ing. Properzi ha testualmente dichiarato alla stampa:” “Il risultato è inferiore alle mie aspettative, non corrisponde all’impegno che ho messo in questa campagna elettorale. L’andamento nazionale spiega anche il generalizzato insuccesso del Pdl”. Errore di fondo anche nel Pd che non è riuscito ad evitare la rottura con l’Idv , presente in giunta fino a qualche giorno prima della fine legislatura. Se il partito di Di Pietro fosse rimasto in coalizione, probabilmente,sarebbe stata vittoria al primo turno. De Matteis in una sua intervista ha affermato:” Per il ballottaggio mi appellerò a tutti gli elettori compresi quelli di Di Cesare e Blindi” Intanto in casa Pdl già si affilano le armi e si chiedono le prime teste. Ora basta si guardi avanti, si vada oltre, nella certezza che il Sindaco che uscirà vincente dal ballottaggio del 20 maggio dovrà essere il Sindaco di tutti ed impegnarsi – senza risparmio di energie, alla risoluzione dei mille problemi che affliggono l’Aquila terremotata- con scelte coraggiose atte a gestire una fase storica delicatissima partendo dal lavoro e dal sociale poiché le case, se la gente abbandona la città per mancanza di occupazione, non si ricostruiranno mai. In conclusione auguri di buon lavoro al nuovo Sindaco che scaturirà dalla prossima tornata elettorale. Noi saremo vigili intransigenti animati dall’amore e dall’attaccamento che nutriamo nei confronti della nostra terra. 

Nando Giammarini

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