Nel mirino hanno messo i volti degli ultimi, le storie dimenticate e con la “s” minuscola, ma anche l’impegno dei volontari e delle ong. Perché i fotografi di “Shoot4Change” (www.shoot4change.net) sono convinti che far vedere le cose sia il primo passo per cambiarle. Che siano professionisti o semplici appassionati, hanno deciso di mettersi a disposizione per documentare storie ed eventi che altrimenti sarebbero destinate a rimanere invisibili. Da oggi, 9 maggio, al 24 giugno le porteranno invece in un palcoscenico importante, quello del Festival della fotografia europea di Reggio Emilia, dove Shoot4Change sarà presente con la mostra “100 click for change”. Cento scatti che documentano, ad esempio, il dolore della Bosnia postbellica, con il reportage di Alfons Rodriguez sui sopravvissuti al massacro di Srebrenica (già vincitore di diversi premi in giro per il mondo).
Ma in mostra c’è anche la vita quotidiana nel campo rom di Palermo (con le foto di Vincenzo Lupo), le foreste in cui vivono gli aborigeni della Cambogia, bruciate per fare spazio a piantagioni di caucciù e patata dolce (Thomas Cristofoletti) e ancora la vita dei più poveri del Cairo, costretti a scegliere come casa il museo monumentale della capitale egiziana (Antonio Amendola). Alla denuncia però si affianca la speranza, con gli scatti dai Mondiali antirazzisti e dalla Marcia mondiale per la pace di Punta De Vacas, in Argentina. Storie con la “s” minuscola, che però cambiano il mondo.
“Storie spesso dimenticate, sottovalutate, ignorate – spiega Antonio Amendola, fondatore di Shoot4Change -, quelle degli innovatori locali, quelle di chi insiste e resiste, di chi fa il volontario e spontaneamente rinuncia a parte del proprio tempo mettendolo a disposizione di chi ha bisogno. Quelle di chi porta sollievo a chi vive in situazioni di disagio sociale. Nel nostro caso, le storie di chi insegna fotografia ai bambini di uno slum affinché abbiano una chance lavorativa e, in futuro, possano raccontare se stessi e la loro realtà al mondo esterno. O quelle di chi, con un ritratto, fa nuovamente sentire belli e visibili dei senza dimora che pensavano di essere diventati trasparenti al resto del mondo”.
“100click4change” inaugura oggi ai Chiostri della Ghiara, in via Guasco 6 (è aperta dal lunedì alla domenica dalle 10 alle 24, ingresso libero). La mostra è itinerante e cambia a ogni tappa. In quella di Reggio Emilia si arricchisce di un nuovo capitolo dedicato allo sport, grazie alla collaborazione con Uisp (Unione italiana sport per tutti). Un racconto, spiega Amendola, “che inizia dalla straordinaria squadra di calcio dei Liberi Nantes, la prima in Italia composta esclusivamente da rifugiati politici e richiedenti asilo, e che prosegue con i Mondiali antirazzisti. Sempre al fianco di Uisp, in Senegal a Dakar in occasione del Social Forum, gli scatti sulla corsa ciclistica Dakar-Bamako e i progetti a Foundiougne, senza dimenticare la manifestazione podistica Vivicittà in Congo”. Dopo la tappa reggiana, la mostra si sposterà a New York e poi a Roma. (ps)
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