“Questo è il momento buono, viva la Rivoluzione”. Lo ha detto Alfredo Davanzio, al nuovo processo d’appello in corso al tribunale di Milano alle cosiddette Nuove Brigate Rosse in merito alla domanda di cosa stesse pensando rispetto agli ultimi episodi eversivi e in particolare alla gambizzazione del dirigente Ansaldo Roberto Adinolfi.
Davanzo era stato condannato a 11 anni e 4 mesi di carcere in primo e secondo grado, ma la Cassazione ha annullato con rinvio la sentenza d’appello.
Sono sette gli imputati detenuti nell’ambito del processo e tutti quanti devono restare in carcere, come hanno deciso i giudici della seconda corte d’assise d’appello di Milano.
Lascia un commento