In una nota il deputato dell’Udc Pierluigi Mantini, dichiara: “I documenti sono pubblici e dunque sarà la magistratura ad indagare sulla sussistenza di specifici reati. Quel che è certo è che le lettere con cui Cialente chiede il voto a Fli offrendo in cambio poltrone in consigli di amministrazione di enti costituiscono un grave e scandaloso esempio di cattiva politica. Possono essere legittime le trattative tra partiti ma il sindaco non può, per proprio interesse, offrire posti in enti pubblici di cui non dispone perché sono nella competenza di altri organi istituzionali. Non può farlo soprattutto a L’Aquila ove la difficile sfida della ricostruzione si può affrontare solo sulla base del rispetto della legalità, della trasparenza e della professionalità negli incarichi pubblici. Saremo degli illusi ma continuiamo a ritenere che i ruoli nelle società pubbliche debbano essere affidati sulla base di curricula professionali e di comprovate competenze e non delle convenienze politiche o personali. La disinvoltura con cui Cialente si sofferma in forma scritta sulla convenienza “economica” di un posto in un consiglio di amministrazione rispetto al ruolo di assessore è indice di un’attitudine allo scambio clientelare che desta serissime preoccupazioni per il presente ed il futuro. Mi auguro che Cialente voglia chiarire questi dubbi alla città”.
L’Aquila: Mantini (Udc), da Cialente richiesta di voto in cambio di poltrone
In una nota il deputato dell’Udc Pierluigi Mantini, dichiara: “I documenti sono pubblici e dunque sarà la magistratura ad indagare sulla sussistenza di specifici reati. Quel che è certo è che le lettere con cui Cialente chiede il voto a Fli offrendo in cambio poltrone in consigli di amministrazione di enti costituiscono un grave e […]
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