Da oltre 24 ore non si hanno più notizie del testimone di giustizia Pino Masciari. L’altro ieri (23 maggio) a Cosenza, l’imprenditore calabrese aveva partecipato a dibattiti sulla legalità e a una rappresentazione teatrale tratta dal libro che ha scritto con la moglie (Organizzare il coraggio; 2010, AddEditore). Ieri mattina, dopo che i Carabinieri della scorta assegnatagli per la trasferta gli hanno comunicato che non erano autorizzati a riaccompagnarlo nella città in cui vive, Masciari ha fatto perdere le sue tracce.
“A prima vista mi sembra un problema organizzativo, ma credo che si debbano chiarire le modalità di quanto è successo: il meccanismo della tutela si è inceppato ed è importante fare chiarezza -dice Giulio Cavalli, attore di teatro civile in prima linea contro le mafie, consigliere regionale in Lombardia e a sua volta sotto protezione-. Di sicuro non è normale che un testimone di giustizia, mentre si trova nella regione in cui ha portato alla sbarra così tante persone, debba trovarsi in queste condizioni”. “Penso che in Italia si faccia una grande retorica antimafia e che il Paese abbia il dovere non solo di commemorare i morti, ma di stare vicino ai vivi -prosegue Cavalli-. Detto questo, perché non si accendano troppi allarmi, l’importante ora è sapere che Pino stia bene. Poi arriverà il tempo delle analisi e delle eventuali responsabilità”.
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