Dopo Criscito, un altro giocatore della Nazionale è indagato nell’indagine sul calcioscommesse: è il difensore della Juventus Leonardo Bonucci. L’iscrizione, secondo quanto si apprende, e’ stata fatta formalmente dalla procura di Cremona ma gli atti verranno girati quanto prima alla procura di Bari.
La procura di Bri e’ titolare del fascicolo d’indagine che riguarda la squadra pugliese, in cui militava Bonucci all’epoca dei fatti. Spetterà dunque ai magistrati pugliesi vagliare la posizione del giocatore, chiamato in causa dal suo ex compagno di squadra al Bari Andrea Masiello.
Di Bonucci si parla anche nell’ordinanza con cui il Gip di Cremona Guido Salvini ha emesso 19 provvedimenti restrittivi, tra cui gli arresti per Mauri e Milanetto. Sentito dai pm cremonesi lo scorso 15 marzo – scrive il Gip – Masiello ha raccontato che in occasione di Udinese-Bari del campionato 2009-10, il ristoratore Di Tullio (indagato a Bari, ndr), gli propose di manipolare l’incontro.
“Io – mette a verbale Masiello – girai la proposta ai miei compagni di squadra trovando dei consensi. Ne parlai con Bonucci, Salvatore Masiello, Belmonte e Parisi. Arrivati ad Udine, Salvatore Masiello contattò telefonicamente Simone Pepe, giocatore dell’Udinese (ora alla Juve, ndr) chiedendogli ‘se voleva acquistare una Ferrari’ ”. La combine, dice Masiello, alla fine saltò. ”Per quanto non avessimo raggiunto l’accordo con i calciatori dell’Udinese, almeno per quello che mi era stato riferito, io, Bonucci, Belmonte e Parisi giocammo per raggiungere il risultato a cui mirava Di Tullio, agevolando la segnatura di tre reti”.
Le dichiarazioni di Masiello, scrive il Gip Salvini, ”indicano altri giocatori ‘corrotti’ della sua compagine (il Bari, ndr), anche in stagioni precedenti, tra cui il difensore della Juventus e della Nazionale italiana Leonardo Bonucci”.
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