Michael Haneke con il suo “Amour” ha vinto al Palma d’Oro al Festival di Cannes. Il ‘freddo’ Haneke é salito sul palco ricevendo un lunghissimo applauso, “sono intimidito da questa sala, ringrazio Fremaux per avermi permesso di essere in questa competizione prestigiosa”, poi ha chiamato accanto a lui i suoi attori nonnetti: Emmanuelle Riva, classe 1927 e un film di Resnais nella storia del cinema (Hiroshima mon amour) e la leggenda Jean Louis Trintignant, classe 1930, tornato al cinema dal ’98, dopo anni di teatro e di dramma familiare (la morte violenta della figlia Marie). La giuria presieduta da Nanni Moretti ha premiato anche Matteo Garrone, con il suo “Reality”, a cui è stato assegnato il prestigioso Grand Prix. Per entrambi i registi si tratta di uno storico bis dopo i successi de “Il nastro bianco” e di Gomorra nelle stesse categorie. Cannes premia per la seconda volta il grande talento di Matteo Garrone e lo conferma come uno degli autori più innovativi e visionari a livello internazionale. “Come nella migliore tradizione del grande cinema italiano – dicono Franco Scaglia e Paolo Del Brocco – “Reality” racconta il nostro presente con uno sguardo lucido ed evocativo e, come già con “Gomorra”, Matteo Garrone dimostra la straordinaria capacità di immergersi nella realtà con la forza delle sue immagini. Il nostro cinema ha ancora una volta la forza e le capacità di essere protagonista”.
“Sono stupito e felice perchè sapevo quanto forte era la concorrenza e anche perchè credo che questo premio aiuterà il film a trovare nuovi spettatori” ha detto emozionato Matteo Garrone, commentando il Grand Prix assegnato al suo Reality.
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