Bilancio drammatico in provincia di Modena, sedici morti, un disperso, 350 feriti e 8.000 sfollati: questo è l’ultimo bilancio del secondo violento sisma di magnitudo 5.8 che ha colpito ieri l’Emilia, dopo quello di 10 giorni fa. In serata è stata estratta viva una donna. La terra trema ancora in Emilia Romagna. Nella notte sono state registrate 41 nuove scosse, la più forte di magnitudo 3.4 è stata alle 3:54 con epicentro Camposanto, Mirandola, San Felice sul Panaro e San Giovanni del Rosso in provincia di Mantova. Nel distretto del Biomedicale, dove si lavorava già per riprendersi dal terremoto di domenica 20 maggio, il verdetto più amaro: i capannoni nelle zone industriali si sono letteralmente accartocciati, mentre erano al lavoro impiegati, operai e tecnici per i controlli di stabilità. Tre operai della BBG di Mirandola sono stati travolti dalle macerie dal capannone: Enea Grilli, Eddy Borghi, Vincenzo Iacono. All’interno della Ditta Aries, è morto il fondatore e amministratore Mauro Mantovani. Poco distante, sempre a Mirandola, sotto le macerie della propria abitazione è rimasto intrappolato Zhou Hong Li, un cinese, morto sul colpo. Altri tre operai sono deceduti nel crollo del capannone dell’azienda Meta di San Felice: l’ingegnere Gianni Bignardi impegnato in un sopralluogo, l’indiano di 27 anni Kumar Pawan e Mohamad Azarg, marocchino di 40 anni che viveva a San Felice con moglie e due figli.
A Cavezzo altre tre vittime: Iva Vanna Contini rimasta sotto un capannone, così come Daniela Salvioli, Enzo Borghi invece è deceduto nella sua abitazione. Il parroco di Rovereto di Novi, Ivan Martini, è morto nella sua chiesa, mentre con un vigile del fuoco cercava di recuperare la statua della Madonna: una pietra caduta dall’alto lo ha ucciso. A Medolla in serata ieri si contavano altri tre morti sotto le macerie dell’azienda Haemotronic: accertata la morte di Paolo Siclari, individuati i cadaveri di altri due colleghi, un terzo è disperso. Infine a Concordia Sergio Cobellini è stato ucciso dopo essere stato colpito da un masso mentre camminava in strada. La procura aprirà fascicoli per indagare sulle persone morte nelle aziende.
Lunedì 4 giugno sarà lutto nazionale per le vittime del terremoto mentre oggi il Cdm varerà altri decreti per questo ulteriore stato di crisi emiliano.
Lascia un commento