Un ossimoro fin dal suo nome. Una banca che finanzia l’economia solidale e sostenibile, che aderisce ad una scala di valori diversa da ogni altro istituto di credito. Perché mette in cima alle priorità la creazione di valore sociale nel rispetto della sostenibilità economica invece della creazione di valore per gli azionisti.
Banca popolare Etica è solida e dopo 13 anni di impegno vanta risultati sorprendenti. Una banca leggera, con circa 200 dipendenti che servono, con passione e dedizione, l’intero territorio nazionale – 16 filiali (Padova, Milano, Torino, Brescia, Vicenza, Treviso, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari, Palermo, Genova, Perugia, Ancona e Trieste) e una rete capillare di promotori finanziari chiamati “banchieri ambulanti” – migliaia di persone e organizzazioni che sostengono e praticano la finanza etica in tutta Italia; una banca trasparente e sicura, costruita sulla fiducia dei suoi clienti e sull’impegno dei suoi soci, con sofferenze nette inferiori a quelle del sistema bancario tradizionale, che non si avventura su derivati e simili.
E’ la banca del Terzo Settore, nata e cresciuta tra coloro che hanno fatto del benessere collettivo e globale una missione di vita e che oggi rappresentano ancora la parte bella dell’Italia, quella che è convinta che un altro mondo sia possibile e lo sta già disegnando.
In un momento in cui si sottolineano i costi di strutture elefantiache e troppo burocratiche, o la scarsità delle risorse pubbliche, Banca Etica, in collaborazione con le associazioni della società civile, con efficienza e senza sussidi, concorre alla creazione di una dimensione sociale più equa e attenta agli ultimi stimolando sinergie, anche economiche, per la soddisfazione dei bisogni.
Unica istituzione bancaria italiana che orienta tutta la sua attività, sia operativa che culturale, nel rispetto dei principi della Finanza Etica, oggi Banca Etica è il punto d’incontro tra i cittadini che condividono l’esigenza di una gestione del denaro responsabile e le iniziative socio-economiche che si ispirano ai princìpi di un modello di sviluppo sostenibile.
Ha un capitale sociale di 35 milioni di euro , conferito da oltre 36mila soci, una raccolta di 730 milioni di euro e finanziamenti accordati per 760 milioni di euro a sostegno di circa 5.300 progetti nei quattro principali ambiti di intervento: cooperazione sociale, cooperazione internazionale, ambiente, cultura e società civile.
Come “banca verde” ha lanciato il “Progetto Energia”, che riassume l’approccio al tema energetico di Banca Etica, nella riduzione dei consumi, la tutela dell’ambiente e il valore sociale. In questo settore la banca ha fatto una scelta precisa per facilitare la creazione di comunità energetiche autosufficienti e sostenibili.
Tutto questo è possibile grazie al sostegno attivo, non solo economico, dei soci che partecipano alla vita della Banca in tutte le sue articolazioni e ne rappresentano la forza sociale. Per dare maggior voce alle istanze provenienti dal territorio, per sviluppare un’azione più efficace a livello locale e per poter meglio costruire relazioni e sinergie nel contesto territoriale, Banca Etica ha istituito quattro gruppi di lavoro decentrati, denominati Forum d’Area, ciascuno operante in una determinata area geografica del paese (Nord Est, Nord Ovest, Centro e Sud). Il Forum d’Area si occupa di promuovere lo sviluppo di Banca Etica nei singoli territori, armonizzando i livelli su cui si sviluppano le attività della banca: il livello politico, quello socio-culturale e quello operativo-bancario. Un luogo in cui si cerca di arrivare ad una sintesi dei bisogni e delle opportunità del territorio sotto differenti aspetti.
La storia, i valori
L’idea di Banca Etica nasce dall’esperienza maturata nel corso degli anni ’80 dalle Mag, quelle piccolissime cooperative finanziarie che avevano scelto di finanziare soggetti diversi rispetto a quelli ritenuti bancabili dal sistema finanziario tradizionale.
Per volontà di 22 organizzazioni del Terzo Settore e con il sostegno di migliaia di persone che hanno creduto nel progetto, nel 1999 ha iniziato ad operare l’unico istituto italiano che ispira tutta la sua attività secondo i principi della finanza etica. Le banche sono in genere luoghi dove il denaro, depositato dai risparmiatori, transita velocemente, senza fermarsi. Banca Etica vuole essere anche un luogo di relazioni: il percorso del denaro, la sua provenienza e il suo utilizzo, l’identità dei risparmiatori e dei beneficiari sono un aspetto fondamentale, e in questo consiste gran parte della sua diversità. Ai risparmiatori, viene spiegato come un uso consapevole delle proprie risorse finanziarie possa diventare uno strumento per cambiare e migliorare il mondo, promuovendo uno sviluppo umano ed economico sostenibili dal punto di vista sociale e ambientale.
L’operatività
Banca Etica è una “banca dalle pareti di vetro”: la sua peculiarità consiste nella trasparenza (tutti i finanziamenti sono pubblicati nel sito www.bancaetica.it), nella partecipazione, nelle modalità di utilizzo del denaro. Delle banche tradizionali Banca Etica propone i principali servizi e prodotti destinati al singolo, alle famiglie e alle organizzazioni. Sul fronte dei finanziamenti, Banca Etica concede prevalentemente credito alle realtà che operano all’interno del Terzo settore e dell’economia solidale, in particolare nell’ambito dei servizi sociosanitari ed educativi, dell’inserimento lavorativo dei soggetti deboli, della cooperazione allo sviluppo, del volontariato internazionale, della tutela ambientale e della salvaguardia dei beni culturali. A partire dal 2003 vengono finanziate anche società attive nell’ambito dell’agricoltura biologica e della produzione di energia da fonti rinnovabili (purché orientate da precisi criteri etici), e persone fisiche (purché socie della banca) alle quali è stata destinata una serie di prodotti che vanno dal mutuo per l’acquisto della prima casa a prestiti personali mirati soprattutto a particolari esigenze: dalla copertura di spese sanitarie alle adozioni, dalla ristrutturazione di edifici per l’abbattimento delle barriere architettoniche all’installazione di impianti per l’utilizzo di energie rinnovabili.
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