“Froci in nazionale? Sono problemi loro. Ma spero di no… Me la cavo così, sennò sai gli attacchi da tutte le parti”, ha detto Antonio Cassano rispondendo a una domanda sulle parole di Cecchi Paone, che ha parlato della presenza di almeno due omosessuali nell’Italia. “Mi auguro che non ci siano, in nazionale. Ma sono questioni loro”, ha detto l’attaccante barese.
Poi però Cassano si è corretto: “Mi dispiace sinceramente che le mie dichiarazioni abbiano acceso polemiche e proteste tra le associazioni gay: l’omofobia e un sentimento che non mi appartiene. Non volevo offendere nessuno e non voglio assolutamente mettere in discussione la libertà personale delle persone. Ho solo detto che è un problema che non mi riguarda e non mi permetto di esprimere giudizi sulle scelte di altri, che vanno tutte rispettate”.
Il governatore della Puglia, Nichi Vendola ha affermato, “possiamo immaginare l’ambiente culturale in cui Cassano è cresciuto, questo è un mondo malato, non solo di denaro e corruzione, ma anche di un protagonismo talvolta fatuo che consente ad una persona di sparare giudizi, dire frasi offensive nei confronti degli altri senza pagar dazio, restando impuniti. Il problema più serio è quello di una classe dirigente che dovrebbe educare alla complessità e alla diversità. Dobbiamo fare i conti con l’essere fanalino di coda in Europa dal punto di vista dei diritti civili. E’ una vergogna”.
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