Esplode la richiesta di ore di cassa integrazione a maggio, segnale di “una crisi generalizzata che tocca strutturalmente tutti i settori e tutte le aree produttive del Paese”. Le 105.519.331 ore registrate lo scorso mese segnano un incremento consistente su aprile pari a un +22,47%, mentre il totale per i primi cinque mesi dell’anno è di 428.371.870 (+0,64%) con un trend che mira al miliardo di ore richieste per l’intero 2012. Dietro questi numeri sono coinvolti circa 500 mila lavoratori che hanno subito un taglio del reddito per oltre 1,6 miliardi di euro, circa 3.300 euro per ogni singolo lavoratore. Sono i dati che emergono dalle elaborazioni delle rilevazioni Inps da parte dell’Osservatorio Cig del dipartimento Settori produttivi della Cgil Nazionale nel rapporto di maggio.
Dalla lettura di questi dati, osserva il segretario confederale della Cgil, responsabile Industria, Elena Lattuada, “emerge l’immagine di un paese in ginocchio e alle prese con una crisi industriale profondissima”. Secondo la sindacalista, infatti, “il lavoro è la vera emergenza e la necessità di adottare una strategia di politica industriale, così come di una politica economica che rilanci la domanda, la sola vitale risposta. Sono queste le uniche possibilità per fermare una caduta al momento inarrestabile e riavviare la crescita, e per questo saremo in piazza domani a Roma con Cisl e Uil dietro le parole ‘Il valore del lavoro’”.
Dati cig maggio – Se il totale di ore richieste di cassa integrazione si attesta al livello più alto degli ultimi venti mesi (per trovare un valore di richiesta più alto bisogna tornare a settembre del 2010), nel dettaglio dell’analisi della Cgil si rileva che il ricorso alla cassa integrazione ordinaria (cigo) a maggio è stato pari a 34.628.596 ore autorizzate per un +27,15% sul mese precedente. Da inizio anno il totale di ore richieste è di 135.688.128, un dato che segna un +74,09% sullo stesso periodo del 2011.
La richiesta di ore per la cassa integrazione straordinaria (cigs), sempre a maggio, è stata di 36.925.072 ore di maggio, in aumento sul mese precedente del +23,37%, mentre il dato dei primi cinque mesi del 2012, pari a 147.754.598 ore autorizzate, segna un deciso -28,51% sullo stesso periodo dello scorso anno. Infine la cassa integrazione in deroga (cigd) aumenta a maggio sul mese precedente del +17,14% per un totale pari a 33.965.663. Da inizio anno sono state richieste 144.929.144 ore di cigd, in aumento del +7,23% sul periodo gennaio-maggio del 2011.
Causali di cigs – Continua a maggio la riduzione del numero di aziende che fanno ricorso ai decreti di cigs. Da gennaio sono state 2.232 per un -30,68% sullo stesso periodo del 2011 e riguardano 3.860 unità aziendali (-19,48%). Diminuisce il ricorso per crisi aziendale (1.251 decreti per un -38,40%) ma rappresenta il 56,05% del totale dei decreti, così come frena il ricorso al fallimento (136 domande per un -35,85%). Aumentano le domande di ristrutturazione aziendale (101 per un +10,99%), pari al 4,53% del totale, mentre le domande di riorganizzazione aziendale sono 117 per -2,50%, ovvero il 5,24% del totale. Insomma, sottolinea il rapporto, “i percorsi di reinvestimento e di rinnovamento strutturale migliorano leggermente ma continuano ad essere una percentuale bassa”, solo il 9,77% del totale dei decreti.
Regioni – E’ la Lombardia la regione che registra il ricorso più alto alla cassa integrazione. L’analisi della Cgil segnala infatti che sono 101.118.313 le ore registrate da inizio anno, che corrispondono a 115.961 lavoratori (prendendo in considerazione le posizioni di lavoro a zero ore). Segue il Piemonte con 53.441.810 ore di cig autorizzate per 61.286 lavoratori e il Veneto con 37.367.881 ore per 42.853 unità coinvolte. Nelle regioni del centro c’è il Lazio con 35.950.221 ore che coinvolgono 41.227 lavoatori. Mentre per il Mezzogiorno è la Campania la regione dove si segna il maggiore ricorso alla cig con 23.022.671 ore per 26.402 lavoratori.
Settori – E’ la meccanica il settore in cui si conta per l’ennesima volta il ricorso più alto allo strumento della cassa integrazione. Secondo il rapporto della Cgil, infatti, sul totale delle ore registrate da inizio anno, la meccanica pesa per 133.658.740, coinvolgendo 153.278 lavoratori (prendendo come riferimento le posizioni di lavoro a zero ore). Segue il settore del commercio con 64.073.535 ore di cig autorizzate per 73.479 lavoratori coinvolti e l’edilizia con 45.962.747 ore e 52.710 persone.
Occupazione e lavoratori in cig – Considerando un ricorso medio alla cig, pari cioè al 50% del tempo lavorabile globale (11 settimane), sono coinvolti da inizio anno 982.504 lavoratori in cigo, cigs e in cigd. Se invece si considerano i lavoratori equivalenti a zero ore, pari a 22 settimane lavorative, si determina un’assenza completa dall’attività produttiva per 491.252 lavoratori, di cui 160 mila in cigs e altri 160 mila in cigd. Continua così a calare il reddito per migliaia di cassintegrati: dai calcoli dell’Osservatorio cig, si rileva come i lavoratori parzialmente tutelati dalla cig abbiano perso nel loro reddito 1,6 miliardi di euro, pari a 3.300 euro per ogni singolo lavoratore.
Crisi: boom di Cig a maggio, 500mila in cassa
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