Nel cuore dell’antico territorio dei Vestini, a poca distanza dall’abitato di Fossa (L’Aquila), in una natura ancora incontaminata, ha aperto oggi al pubblico, a 20 anni dalla sua scoperta, una delle più monumentali necropoli dell’età del Ferro presente nell’Italia centro-meridionale: la Necropoli di Fossa.
Tornata alla luce casualmente nel 1992 in occasione dei lavori di costruzione di una struttura industriale. Da allora sono state scavate più di 600 tombe e molte altre aspettano di essere riportate alla luce.
Il sito è unico nel panorama delle tombe monumentali a tumulo caratterizzate dagli ormai famosi “menhir” che le hanno dato l’appellativo di “piccola Stonehenge”. Le stele sono state ritrovate in piedi, come è possibile osservarle ancora adesso, quasi a voler stigmatizzare area e ambiente consacrati al mondo dei morti.
Il poderoso reinterro causato dalle periodiche esondazioni del vicino fiume Aterno, ha conservato per secoli e restituito intatti, splendidi letti funerari sapientemente decorati in osso intagliato raffiguranti divinità. Fino al 31 ottobre 2012, sarà possibile visitare il sito tutti i sabati e le domeniche dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 18:00.
“L’apertura in tutti i fine settimana è stato reso possibile grazie all’accordo sottoscritto con la Soprintendeza e con la Direzione Regionale Beni Culturali”. E’ quanto ha affermato l’assessore alla cultura di Fossa Vincenzo Calvisi.
“L’obiettivo dell’Amministrazione è favorire la promozione della necropoli nei circuiti turistici nazionali e presentare a breve un progetto di valorizzazione grazie ai fondi provenienti dalle risorse Pit della Provincia. La rinascita dei nostri luoghi – ha concluso Calvisi – deve poggiare anzitutto sulle identità culturali del territorio, soprattutto in questa delicatissima fase della ricostruzione”.
Per maggiori info sulla Necropoli 0862 751120
Salvatore Romano
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