Questa sera, alla chiusura dei seggi (aperti alle 7), dai primi exit poll si conoscera’ la scelta dei circa 9,8 milioni di greci chiamati alle urne su quello che e’ stato definito un referendum tra l’euro e la dracma.
La scelta è tra Nea Dimokratia, la formazione di centrodestra guidata da Antonis Samaras, e Syriza, la formazione di sinistra portata alla ribalta dalla nuova stella della politica greca, il 37enne Alexis Tsipras.
“Nelle prime elezioni i greci hanno votato per rabbia -ha detto Gerasimos Kouzelis, professore di scienze politiche dell’università di Atene – ora voteranno per paura e molti tornano riluttanti a Nuova democrazia per assicurare una sorta di stabilità e normalità al Paese, evitando la catastrofe, ma il risultato non è assolutamente certo”.
‘”E’ molto importante che il risultato sia la formazione di un governo che dica ‘Ok, terremo fede agli accordi”, e’ il pressing di Angela Merkel mentre il premier Mario Monti sostiene che la Ue ‘potrebbe eventualmente considerare qualche dilazione’ nei tempi di rimborso del prestito e di rientro negli obiettivi di deficit.
Lascia un commento