E’ attesa per domani la prima vera giornata bollente, la piu’ pericolosa, dato che le ondate iniziali di calore hanno un maggiore impatto sulla mortalita’. E il Codacons lancia l’allarme anziani ed evidenzia come l’accordo del 6 giugno in sede di Conferenza unificata tra Governo e Regioni, Province e Comuni, che sostituisce le ordinanze, “non abbia risolto le criticita’ precedenti, a cominciare dal problema di un serio coinvolgimento dei medici di famiglia. E’ evidente, infatti, che in sede di Conferenza unificata potevano finalmente, senza questioni di competenze, essere determinati con precisione i compiti dei medici di base, che invece nell’accordo del 6 giugno non sono nemmeno citati”. Per i medeici di medicina generale resta il vecchio Protocollo d’intesa del 2007, “tanto generico quanto inutile”. La conseguenza e’ che “laddove le Regioni e le Asl sono attive, i medici sono coinvolti, altrimenti e’ il nulla cosmico. Per il Codacons, invece, in tutta Italia i medici di famiglia dovrebbero essere avvisati del passaggio dal livello 2 al livello 3. Poter scremare le liste dei suscettibili preparate dalle Asl. In caso di passaggio al livello 3, visitare i pazienti piu’ a rischio da loro stessi segnalati, anche se non chiamati”. E in caso di ferie “dare ai loro sostituti l’elenco dei pazienti a rischio da visitare a domicilio”. L’accordo sara’ poi “attuato senza soldi”.
Domani la prima vera giornata bollente, la piu’ pericolosa
E’ attesa per domani la prima vera giornata bollente, la piu’ pericolosa, dato che le ondate iniziali di calore hanno un maggiore impatto sulla mortalita’. E il Codacons lancia l’allarme anziani ed evidenzia come l’accordo del 6 giugno in sede di Conferenza unificata tra Governo e Regioni, Province e Comuni, che sostituisce le ordinanze, “non […]
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