In una nota della Carispaq sulla cosiddetta “vicenda Parioli”, si legge: “In merito alle notizie di stampa relative alla sentenza emessa dal Tribunale Penale di Roma nei confronti di Carispaq nella c.d. “vicenda Parioli”, si precisa che la pronuncia di cui si tratta, pur sfavorevole alla Cassa, non ha provveduto ad alcuna quantificazione del danno posto in capo ad essa; tutte le istanze di condanna provvisionale avanzate dalle parti civili costituite sono state inoltre respinte.
Ne consegue che Carispaq non risulta, in base alla citata sentenza, tenuta a pagare alcuna somma, né di conseguenza a risarcire alcun danno, neppure in via provvisoria, asseritamene provocato dalle condotte dell’imputato Gianfranco Lande.
Le motivazioni della sentenza saranno note nel termine di 90 giorni fissato dalla legge.
Carispaq annuncia tuttavia che, avverso l’emanato provvedimento, verrà interposto appello:
infatti la pronuncia afferma la responsabilità della Banca in forza di presupposti giuridici contestabili e mai applicati sino ad oggi nei confronti di un ente privato, non sussistendo, in capo alla Banca, alcuna responsabilità civile indiretta per i fatti ascritti all’imputato Lande.
La banca ricorda che è tuttora pendente, in attesa di decisione, ricorso alla Corte di Cassazione, adita al fine di contestare l’abnormità dei provvedimenti adottati dal Tribunale in sede di verifica della costituzione delle parti.”
Carispaq, nota sulla c.d. ‘vicenda Parioli’
In una nota della Carispaq sulla cosiddetta “vicenda Parioli”, si legge: “In merito alle notizie di stampa relative alla sentenza emessa dal Tribunale Penale di Roma nei confronti di Carispaq nella c.d. “vicenda Parioli”, si precisa che la pronuncia di cui si tratta, pur sfavorevole alla Cassa, non ha provveduto ad alcuna quantificazione del danno […]
Lascia un commento