Per salvaguardare i livelli occupazionali e le prospettive industriali dello stabilimento c’è l’impegno di tutte le forze politiche, istituzionali e sindacali. In primis, il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, medierà con i vertici aziendali al fine di posticipare l’adozione del provvedimento previsto per giovedì prossimo che porterebbe, di fatto, alla chiusura definitiva della Cartiera di Avezzano. Inoltre, in consiglio regionale è stata presentata una risoluzione urgente al fine di evitare la chiusura di un’azienda vitale e fondamentale per l’intera economia del territorio, una delle eccellenze del gruppo Burgo ritenuta una realtà di grande rilevanza industriale. La soluzione individuata è quella di una strategia comune, finalizzata ad ottenere un incontro con la proprietà e trovare rapidamente una soluzione positiva.
“A questo punto – ha commentato il Presidente della Regione – ci deve essere l’impegno di tutte le forze in campo per affrontare problematiche occupazionali serie, dove la situazione di pesante crisi rischia di assumere contorni angosciosi. C’è il sostegno incondizionato della Regione a salvaguardia dello stabilimento e dei posti di lavoro. Attività che va inserita nel più ampio contesto riguardante un tavolo allargato per cui chiediamo anche il coinvolgimento delle forze parlamentari dei diversi schieramenti affinché facciano la loro parte senza divisioni di colore politico, oltre alla mobilitazione territoriale, con Provincia e Comune”. Al summit di oggi in consiglio regionale, erano presenti tra gli altri, anche gli assessori regionali Angelo Di Paolo e Paolo Gatti, i consiglieri Giuseppe Di Pangrazio, Walter Di Bastiano, Daniela Stati e Giovanni D’Amico, oltre a rappresentanti sindacali, della Provincia e sindaci marsicani con in testa il primo cittadino di Avezzano, Giovanni Di Pangrazio. La Regione assicura il massimo impegno a individuare strumenti utili per il superamento del momento di crisi, nell’auspicio che il percorso comune possa concludersi con il mantenimento dei posti di lavoro e il Presidente contatterà personalmente, nelle prossime ore, i vertici di Burgo Group Spa. Del resto, vista la crisi aziendale e le difficoltà incontrate la prima emergenza è la salvaguardia dei posti di lavoro: alle dipendenze dirette della Burgo Group ci sono 446 lavoratori, mentre 110 persone vi operano per conto di ditte esterne, più l’indotto. Una semplice delibera del consiglio di amministrazione della Burgo Group, che dovrebbe riunirsi il 5 luglio, potrebbe segnare definitivamente le sorti dell’azienda avezzanese.
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