Si tiene il 6 e 7 luglio la seconda edizione del Convegno “Sorgenti d’Aquila”, il percorso olistico per una vita migliore organizzato dall’Associazione Musicale Concentus Serafino Aquilano in una Sala lì nei pressi delle 99 Cannelle, il monumento simbolo della città capoluogo d’Abruzzo costruito nel 1272 dall’architetto Tancredi da Pentima quando L’Aquila non aveva ancora vent’anni dalla sua fondazione, nel 1254. Simbolico anche il luogo, ricco d’acque sorgive, denominato Acculae o Acquili, dove probabilmente un piccolo nucleo abitato preesisteva alla nascita della città. Da quel luogo la civitas nova prese il nome di Aquila. La magnifica Fontana delle 99 Cannelle, a pianta trapezoidale di notevole impatto prospettico, dall’origine recava l’impronta d’un singolare sistema simbolico astrologico, ripreso anche nelle aggiunte operate da Alessandro Ciccarone nel 1582, con l’edificazione del terzo fronte. Il monumento si sviluppa su tre fronti, ribassato rispetto alla sede stradale verso la quale arrampica la scalinata che guarda la chiesa di San Vito alla Rivera. Da un lato il perimetro della fontana appoggia alla cinta muraria della città che si apre nella Porta Rivera, una delle dodici delle antiche mura urbiche. Il paramento dei tre fronti della fontana è caratterizzato dall’intreccio di masselli in pietra locale bianca e rosa, medesima della basilica di Santa Maria di Collemaggio e di altri monumenti aquilani.
La fontana è costituita da cinque lunghe vasche poste su livelli differenti e leggermente sfalsati tra loro, sulla più alta delle quali l’acqua aggetta da bocchette ornate da mascheroni tutti diversi tra loro, intervallati da formelle rettangolari, novantatre delle quali recano in rilievo un fiore e un rosone, altre cinque sono piane e prive del decoro, sembrerebbe a rappresentare le piaghe di Cristo, mentre il rosone a simboleggiare il ciclo della vita e l’eternità. Simbolicamente il monumento, specie dal Cinquecento, ha evocato nel numero delle cannelle l’unione dei 99 castelli (castra)che secondo la tradizione concorsero alla fondazione della città. Ma non solo un monumento simbolo sono le 99 Cannelle. Anche un luogo strategico per l’economia della nuova città che, per oltre tre secoli, recitò un ruolo importante in Italia e in Europa con il commercio della lana e del panno aquilano, per la cui lavorazione l’abbondanza d’acqua era essenziale. Dunque, l’antico borgo Rivera fu davvero un’area industriale ante litteram, importante per la lavorazione della lana, se si considera che la Congregazione dell’Arte della Lana, la più potente tra le cinque Arti che governavano la città, aveva sede lì vicino, nella chiesa di Santa Maria delle Buone Novelle, ora di Santa Apollonia, nei pressi di Porta Roiana.
Sorgenti d’Aquila, dunque, non a caso. E’ questa la seconda edizione del Convegno. Il primo evento, tenutosi l’8 e 9 luglio 2011, destò grande interesse, lasciando il desiderio di continuare il cammino d’approfondimento, alla ricerca di quel punto ideale d’equilibrio tra scienza e conoscenza, tra innovazione e tradizione. L’edizione 2012 porterà di nuovo all’attenzione argomenti rilevanti e significativi, in questo momento storico particolare per L’Aquila. Argomenti che possono aprire e sostenere la mente e il cuore. L’Aquila non ha vissuto il grande sisma solo nell’aprile 2009: lo vive ogni giorno, da tre anni, nelle conseguenze che la distruzione porta e nel dolore rinnovato dai terremoti che stanno devastando altre regioni italiane ed altri paesi. Le immagini e le parole della sofferenza rinnovano i traumi e tengono aperte le ferite che bloccano la crescita necessaria ad ogni uomo per apprezzare ed onorare la Vita. “Lasciare tracce di speranza e voglia di vivere ai piedi della Sorgente d’Acqua delle 99 Cannelle farà entrare in sintonia con le gocce d’Acqua di tutto il Pianeta, portando la voglia di sapere, conoscere e approfondire andando oltre la paura e la disperazione”, afferma Caterina Rosati, anima motrice del Concentus Serafino Aquilano.
L’Acqua ha dimostrato di avere la memoria e la capacità di trasmettere informazioni che possono guarire il fisico e la mente: gli scienziati Elio Sermoneta e Claudio Cardella tratteranno proprio questo argomento. La parola di senso compiuto che l’uomo usa per esprimere le gioie e i dolori, le rabbie e gli amori, proprio la parola porta in sé la soluzione e la cura per qualunque disagio e la dr. Gabriella Mereu tratterà la Terapia Verbale. Le cure odontoiatriche, andando oltre, più oltre le solite costose cure, possono predisporre i pazienti a soluzioni che vanno più in là del recupero d’una utile dentatura. Il prof. Vincenzo De Cicco tratterà il suo lungimirante progetto sulla nuova odontoiatria che scruta la sindrome di Alzheimer. Quale può essere la molla che muove medici e ricercatori e li spinge avanti, più avanti del fisico che necessita di cure? Sicuramente è quella folata di vita che ogni cuore porta dentro e ogni cervello controlla e sostiene, quella scintilla che vola sopra ogni credo politico e religioso, libera e leggera più dell’aria, potente più del fuoco, possiamo definirla Forza Spirituale.
Paola Tordoni, responsabile del centro-sud Italia dei Circoli degli Amici di Bruno Groening, tratterà proprio quella forza dello spirito che può portare, attraverso l’insegnamento di Groening, alla guarigione di qualunque malattia. E’ bene rammentare che Bruno Groening è stato protagonista di stupefacenti guarigioni nella Germania degli anni ’50 del secolo scorso. E proprio dalla Germania di oggi si è ottenuto il permesso di parlare, nel Convegno Sorgenti d’Aquila, dell’insegnamento di Bruno Groening. “ Si deve considerare – aggiunge Caterina Rosati – un altro fondamentale elemento, utile a questa analisi. L’uomo cerca miglioramenti per se stesso e per gli altri, non sempre solo per denaro, ma perché risponde ad una fondamentale Legge d’Amore che porta con sé Pace e Giustizia. Una Legge priva di conoscenza perde il nutrimento, lasciando il sopravvento a ciò che Pace e Salute non è. Ecco perché, con grande orgoglio e soddisfazione, posso annunciare la presenza al Convegno del dr. Francisco Gnisci Bruno, membro dell’IPPNW, premio Nobel per la Pace nel 1985 e premio Unesco nel 1984. Viene per la prima volta a L’Aquila e sposa l’intento di lanciare proprio da qui un messaggio di Speranza e Vita che possa avere la più larga eco nel mondo”.
Il Convegno Sorgenti d’Aquila, con il sostegno della Municipalità e con il patrocinio della Provincia dell’Aquila, organizzato con la collaborazione della Società Esprit Film, si apre Venerdì 6 luglio, alle 18:30, presso la Sala Meeting dell’Hotel 99 Cannelle, con un concerto del Gruppo vocale e strumentale Concentus Serafino Aquilano, diretto dal M° Manlio Fabrizi. La giornata di Sabato 7 luglio è interamente dedicata alle comunicazioni dei relatori: Claudio Cardella (L’Acqua informata), Elio Sermoneta (Utilità e applicazioni dell’Acqua per la salute e la guarigione), Gabriella Mereu (La Terapia Verbale), Vincenzo De Cicco (Le frontiere dell’odontoiatria:dai deficit cognitivi-attentivi alla sindrome dell’Alzheimer), Paola Tordoni (Il Corpo in armonia con lo Spirito). L’atteso intervento di Francisco Gnisci Bruno, premio Nobel per la Pace, concluderà i lavori del Convegno, cui seguirà il concerto Momenti Musicali, con i giovanissimi del Progetto Arcobaleno che l’Associazione Concentus Serafino Aquilano accompagna nella formazione musicale. Approfitto per rivolgere qualche domanda a Caterina Rosati, che del Concentus Serafino Aquilano è l’essenza organizzatrice, oltre che concertista.
Caterina, come nasce un Convegno come Sorgenti d’Aquila, quale è la spinta?
La spinta sicuramente è l’Amore per L’Aquila. Può sembrare una frase fatta, ripetuta da molti ultimamente, ma è la verità. Nasce, poi, da temi cercati, trovati e approfonditi nel corso del tempo. Temi che sono diventati così importanti da riempire la vita e così pregnanti da diventare parte fondamentale del repertorio originale del Concentus Serafino Aquilano, Gruppo vocale e strumentale che rappresenta il contatto con il pubblico. E’ attraverso questo contatto che avviene lo scambio con L’Aquila.
Quindi amore per L’Aquila e per temi che si possono definire in che modo?
Evolutivi. Temi evolutivi che sono necessari alla vita dell’uomo che, oltre al nutrirsi, riprodursi e difendersi come ogni animale, dovrebbe comprendere e acquistare consapevolezza per evolversi, ma non sempre lo fa. La vita è frenetica, stressante, stancante e piena di preoccupazioni che allontanano da quelle considerazioni che sono necessarie per affrontare i momenti più duri e impegnativi. E quando la fatica e lo stress prendono il sopravvento la salute dell’uomo vacilla.
Parli di considerazioni necessarie, ma che cosa bisogna considerare?
La parte spirituale dell’uomo. Quella parte che erroneamente viene considerata solo attraverso la
religione o la fede come ultime spiagge di fronte alla paura o al dolore. Quella parte spirituale che differenzia l’uomo dagli altri animali e ne fa l’unico esempio di evoluzione individuale e non solo di gruppo.
Dove si rinvengono le tracce spirituali dei relatori, o di voi del Concentus, in questa seconda edizione di Sorgenti d’Aquila?
Nell’Acqua informata dell’ing. Claudio Cardella e del dr. Elio Sermoneta, che spiegheranno come evitare gli effetti collaterali dei farmaci e dove noi canteremo “…l’Acqua di Luce ti guarirà, dono d’Amore per l’Umanità…”. Nella Parola della dr. Gabriella Mereu che cura con la Terapia Verbale e dove noi canteremo “…togli il velo dal tuo cuore scoprirai la Verità…”. Nella Ricerca
Scientifica del dr. Vincenzo De Cicco che per la prima volta al mondo, nel nostro Convegno, dimostrerà come si potrà giungere a guarire da ciò che è già definito incurabile e dove noi canteremo “…e scoprirai la coppa d’Oro, il Tabernacolo Divino fonte d’ogni guarigione…”. Nella Pace, rappresentata dal Premio Nobel prof. Francisco Gnisci Bruno, e dove noi canteremo “…non uccidere! l’altro è come te. Pace Fratello…”. Nella Via Spirituale con l’insegnamento di Bruno Groening portato da Paola Tordoni e dove noi canteremo “…ascolta il battito del cuore, ascolta ciò che ti sa dire del Perdono: chiave della nuova Umanità…”.
Percorso singolare e coraggioso. L’Aquila come risponde a queste sollecitazioni?
Molto bene. La prima edizione di Sorgenti d’Aquila è stato un successo ed il nostro repertorio originale piace sempre di più …
Per concludere?
Un altro Mondo è possibile!
Sì, il Convegno è davvero un’occasione importante di riflessione sui temi profondi che interessano l’Uomo e la sua dimensione, il senso della Vita, le tracce d’un percorso che aiuta a vivere in armonia e in pace con la comunità umana e con il Pianeta che ci è dato in consegna. Temi che riguardano la condizione umana,con una prospettiva più serena se alla presunta ineluttabilità delle materiali abitudini correnti si sostituisce la ricerca e la pratica dei valori veri per i quali vale la pena di vivere, nell’affermazione della dignità dell’Uomo, nell’Amore verso il prossimo, nell’essere operatori fecondi di Pace. Sempre. Tanto più in una città come L’Aquila che ha il privilegio di conservare il messaggio universale di riconciliazione, di perdono e di pace che Papa Celestino V le affidò il 29 settembre 1294 con la Bolla istitutiva della Perdonanza, il primo giubileo della Cristianità. Argomenti come questi e una città della Pace, qual è L’Aquila, sono stati il richiamo più forte e determinante per la straordinaria partecipazione al Convegno del Nobel per la Pace Francisco Gnisci Bruno.
Nato in Argentina, di origini italiane, docente ordinario di Psicologia, nel 1984 ha ricevuto il Premio Unesco per l’Educazione alla Pace. Vice presidente dell’IPPNW (International Phisicians for the Prevention of Nuclear War), il prof. Gnisci Bruno si è occupato dei problemi riguardanti la gestione dei conflitti, la prevenzione della guerra e la formazione dei medici per la prevenzione della guerra nucleare. L’IPPNW è una federazione di organismi nazionali nata nel 1980 per sensibilizzare i medici nell’impegno contro la minaccia nucleare. L’organizzazione, infatti, nacque nel 1980 da un gruppo di medici americani e sovietici che nel loro dovere professionale connaturavano l’impegno contro la guerra, nella prevenzione della guerra nucleare, nella promozione di misure alternative per la risoluzione dei conflitti. Nel 1985 l’assegnazione all’IPPNW del Premio Nobel per la Pace. Oggi l’IPPNW è una federazione di organizzazioni nazionali che conta più di 100 mila tra medici, operatori sanitari e volontari il 60 paesi, con lo scopo di prevenire gli scontri armati, di promuovere la risoluzione non violenta dei conflitti, di minimizzare l’effetto delle guerre e delle armi chimiche e nucleari sulla salute e sull’ambiente.
Infine, doveroso è il plauso al Concentus Serafino Aquilano, meritoria associazione aquilana che alla cultura musicale associa la promozione più lata dei valori umani. Il Gruppo vocale e strumentale del Concentus è nato nel 1999 sulla tradizione musicale della Schola Cantorum S. Sisto, operante dal 1977. Direttore artistico è il M° Manlio Fabrizi, musicista e compositore di talento. Strumenti, voci maschili e femminili, una preparazione musicale scrupolosa e poliedrica, consentono al Concentus un repertorio d’ampia versatilità che spazia dall’esecuzione di musica sacra d’ogni epoca e originale ai concerti di musica antica in costumi medioevali, dalla musica leggera italiana d’autore agli spirituals e alla canzone d’autore napoletana, con contaminazioni rock. Notevole e di alto profilo la produzione musicale, su composizioni originali del M° Fabrizi, con concerti scenici portati in numerose città italiane. Non di rado i concerti del Concentus diventano occasione per sinestesie e incontri artistici di rara suggestione. Il Gruppo è intitolato a Serafino Aquilano, poeta e musicista nato a L’Aquila nel 1466 e morto a Roma nel 1500, a soli 34 anni. Appartenente alla nobile famiglia dei Ciminelli, Serafino si formò a Napoli sotto la guida di insigni musicisti, quali Josquin Desprez e Wilhelm Guamier. Tornato nel 1481 all’Aquila, si trasferì tre anni dopo a Roma presso il cardinale Ascanio Sforza, seguendolo poi a Milano, dove si fece apprezzare per le sue eccellenti doti poetiche. Nel 1490 fu a Napoli presso Ferdinando II d’Aragona, frequentandone i salotti culturali. Fu poi chiamato a Urbino da Elisabetta Gonzaga e poi a Mantova, presso Isabella d’Este. L’opera poetica di Serafino Aquilano è copiosa e di varia ispirazione, tutta di notevole livello lirico. Serafino de’ Ciminelli è un grande della nella cultura del Quattrocento. Un aquilano di vaglia, sicuramente.
Goffredo Palmerini
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