Nella bozza del decreto cosiddetto spending review, passato ieri al vaglio del Consiglio dei Ministri si minaccia un taglio di circa 200 milioni a scuole e atenei pubblici. In una nota il Blocco Studentesco minaccia mobilitazioni contro queste misure: “Il ministro Profumo si conferma degno erede del precedente ministro Gelmini decurtando, con la complicità del suo governo, quel poco di risorse che sono rimaste alle università pubbliche”. “Non ci sorprende affatto – prosegue il BS – che un governo composto da banchieri e baroni abbatta la scure del rigore su settori vitali dello stato sociale come Sanità e Istruzione. Siamo stati i primi a manifestare contro il governo Monti il 26 novembre a Napoli e il 20 febbraio a Verona e come allora siamo a pronti a mobilitarci in tutta Italia dall’inizio del prossimo anno accademico per gridare lo sdegno generazionale di fronte all’ennesimo tentativo di smantellare l’Istruzione pubblica”. Le informazioni che filtrano dal palazzo vorrebbero una conferma della spesa pubblica verso gli enti d’Istruzione privata, scatenando ancor di più l’indignazione degli studenti del fulmine cerchiato: “Non possiamo accettare il taglio di 200 milioni a scuole e università pubbliche e relativi 200 milioni di finanziamento confermato a scuole e atenei privati. Se il governo dei tecnici pensa di poter trasformare il nostro sistema universitario e scolastico in una copia sbiadita di quello anglosassone, dove spadroneggiano i privati, dovrà fare i conti con la maggioranza degli studenti italiano”.
Spending review: Blocco Studentesco minaccia mobilitazioni contro i tagli
Nella bozza del decreto cosiddetto spending review, passato ieri al vaglio del Consiglio dei Ministri si minaccia un taglio di circa 200 milioni a scuole e atenei pubblici. In una nota il Blocco Studentesco minaccia mobilitazioni contro queste misure: “Il ministro Profumo si conferma degno erede del precedente ministro Gelmini decurtando, con la complicità del […]
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