L’incubo Spagna e la speculazione si abbattono sui mercati: ieri in rosso tutte le borse europee, con Milano a -4,38% e Madrid a -6%. Lo spread Bund-Btp schizza a 500 punti, i Bonos a 610.
Tra gli industriali scendono Fiat (-4,07%), Pirelli (-4,48%) e Finmeccanica (-4,06%), tra gli energetici A2a fa -6,18%, Enel -4,22% ed Eni -3,15%. Profondo rosso anche per Telecom (-5,64%) e Mediaset (-4,93%); solo segni negativi sul paniere Ftse Mib, con flessioni marcate nel lusso (Tod’s -2,91%, Ferragamo -3,1%). Seduta negativa anche per Wall Street. Il Dow Jones perde lo 0,92% a 12.824,84 punti, il Nasdaq cede l’1,37% a 2.925,30 punti, mentre lo S&P 500 lascia sul terreno lo 0,98% a 1.362,97 punti.
“Il contagio è in corso, e non da oggi”, ha affermato Monti spiegando che “il contagio è quel disagio che, attraverso i mercati, colpisce in termine di maggior incertezza e fiducia nell’irreversibilità dell’euro, i tassi di interesse di Paesi che sono sullo stesso carro”. “Credo che dobbiamo fare di tutto, come stiamo facendo, per uscire dalle difficoltà con le nostre forze, pur se in un contesto di piena collaborazione europea”, ha aggiunto il premier parlando anche della possibilità di usare lo scudo anti spread: “Meglio non essere tra quelli che tendono la mano”.
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