Organizzato dall’associazione culturale Altair, presieduta da Francesca Spadolini, con il sostegno ed il patrocinio del Comune dell’Aquila, si svolgerà, in quattro serate, fra il 26 ed il 29 luglio, con eventi sempre in piazza S. Berardino ed inizio alle 21,30, il “il Festival del cinema abruzzese”, concernente, una serie di proiezioni e una mostra di disegni del vignettista Pino Zac, particolarmente attivo in città e caro ai nostri cuori aquilani.
Il primo film presentato sarà “Uomini fuori scena”, di Ugo Gregoretti (cui sarà tributato un premio alla carriera), che ricorda il suo esordio come regista cinematografico: I nuovi angeli (del 1962), tratto dal libro di M. Guerrini I ventenni non sono delinquenti, opera ibrida fra documentario e finzione che, senza giudizi precostituiti e lasciando lo spettatore libero di trarre le sue conclusioni, narra di un viaggio alla scoperta della vita sociale, affettiva e lavorativa dei ventenni italiani.
Il giorno successivo, venerdì 27, sarà la volta del film, girato fra L’Aquila e Chieti, “Una ballata bianca” di Stefano Odoardi, realizzato nel 2007, incentrato sul tema della senilità, ispirato all’omonimo testo dello scrittore olandese Kees Roorda e con splendide musiche di Carlo Crivell, eseguite dall’ Orchestra Città Aperta.
Sabato 28, doppio evento: prima il lungometraggio” Una strana vacanza” di Franco Brogi Taviani e, a seguire, la proiezione del mediometraggio “La tana del biancoconiglio” della marsicana Linda Parente.
Franco Taviani, noto anche come Franco Brogi Taviani, esordisce a metà degli anni ’60 come regista teatrale, costituendouna sua compagnia di prosa con la quale gira l’Italia, per alcune stagioni, rappresentando Sartre, Pirandello, Brecht. Ha scritto sceneggiature per la Rai e per la televisione tedesca. Come documentarista ha al suo attivo più di cinquanta titoli, molti dei quali hanno vinto premi nelle manifestazioni specializzate, fra cui il festival di Cannes.
Lavora anche come regista pubblicitario, in Gran Bretagna, Grecia, Germania e Brasile.
Talentuosa Filmaker marsicana, la giovanissima Linda Parente, nel suo robusto medio-metraggio, racconta con sensibile poesia ed indubbie doti introspettive il dramma del dopo sisma, dando spazio, nella parte finale, dopo un racconto teso ed efficacissimo, a degli autentici aquilani: persone che realmente hanno perso casa,sogni, lavoro…luoghi di incontro. Con le e musiche composte dal maestro aquilano Fabrizio Mancinelli, “La tana del Bianconiglio” è un film che emoziona, dalla prima all’ultima scena.
Tornando alla rassegna, l’ultima serata domenica 29, vedrà protagonista il film di Pino Zac “Il cavaliere inesistente”, ispirato dall’omonimo romanzo di Italo Calvino, realizzato nel 1970 con tecnica mista, che combina attori e disegni animati.
Certamente Giuseppe Zaccaria detto Zac ha fatto di meglio nei cartoon corti, pur tuttavia la storia della strana armatura che cammina, al seguito di Carlo Magno, è raccontata con incanto e sorpresa, in un alternarsi fantasmagorico di more e battaglie.
Siamo certi del successo del Festival che, sicuramente, avrà un seguito e spero, il prossimo anno, veda il coinvolgimento di altre istituzioni storiche della nostra città, come, ad esempio, la Lanterna Magica che, con la sua dotatissima cineteca, potrebbe offrirci vari saggi (documentari e film) di pellicole realizzate nei dintorni de L’Aquila, argomento che ha molto sviluppato attraverso varie rassegne, in collaborazione con la Carispaq, il Comune e la Provincia, sia nel 2010 che negli ultimi due anni.
Carlo Di Stanislao
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