Ieri è stato rapito un carabiniere italiano addetto alla sicurezza dell’ambasciata d’Italia a Sanaa, in Yemen. L’agente di sicurezza italiano è stato sequestrato da uomini armati nei pressi della sede dell’ambasciata nel quartiere di Hadda, nel sudovest della capitale yemenita, è quanto comunicato da una fonte diplomatica occidentale e confermato dai servizi di sicurezza yemeniti. Non si sa con certezza chi sia stato a catturarlo. Secondo fonti qualificate della sicurezza, i rapitori sarebbero un gruppo di criminali locali che vogliono un riscatto, non terroristi di Al Qaida.
Negli ultimi cinque anni sono circa duecento le persone che sono state rapite nel Paese e la stragrande maggioranza è stata rilasciata. L’ultimo in ordine di tempo un operatore francese del Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr), liberato a metà luglio dopo essere stato preso in ostaggio ad aprile nell’ovest dello Yemen e portato in seguito nel sud del Paese.
Sono ancora nelle mani dei loro rapitori nel Paese un’insegnante svizzera e il vice console di Arabia Saudita ad Aden, nel sud dello Yemen, sequestrati entrambi nel marzo 2012.
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