No al metanodotto! Questo il grido lanciato dai rappresentati delle associazioni e dei comitati coinvolti nella Conferenza stampa di oggi, presso la sede del Comune dell’Aquila. Oggetto del dibattito la questione del passaggio del metanodotto della compagnia SNAM, tra gli appennini invece che sotto il Mar Adriatico.
Tra i presenti alla conferenza il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, l’assessore all’ambiente e presidente del coordinamento anti gasdotto Alfredo Moroni, Mario Pizzola del comitato Sulmona e il consigliere provinciale Polo Federico.
L’assessore Moroni è intervenuto ribadendo che il territorio aquilano non è adatto al passaggio di un metanodotto in quanto territorio sismico e che i tecnici Snam hanno fatto un grande errore di valutazione, volendo a tutti i costi la linea appenninica.’Poiché si chiama linea adriatica non capisco perché debba passare nel nostro territorio, che ancor più dopo il sisma del 2009 risulta troppo instabile per una linea del genere’-afferma Moroni – E’ un metanodotto che non va a rifornire la nostra popolazione ma è solo di transito dall’Africa e quindi sarebbe opportuno passasse per via marina invece che in una terra ad alto rischio sismico’. L’assessore conclude il suo intervento dichiarando che ‘a settembre pretendiamo un tavolo istituzionale con Claudio De Vincenti, Sottosegretario al Ministero dello sviluppo economico, in cui affrontare l’argomento’.
Il Sindaco Cialente ha definito il metanodotto ‘opera di impatto nazionale che però ci è venuta addosso senza un’attenta valutazione e ha previsto espropri senza senso’. Anche il Sindaco, d’accordo con Moroni e con gli altri partecipanti ha chiesto una conferenza per settembre in cui discutere. ‘Inutile parlare poi della stazione indipendente di pompaggio di Sulmona, che sembra essere solo un cavallo di troia’ ha concluso il Sindaco.
Il consigliere provinciale Paolo Federico ha espresso la contrarietà assoluta verso il metanodotto, spiegando come la SNAM non concertò nulla con nessuno ‘hanno fatto un progetto prendendo la cartina geografica e disegnandoci il metanodotto’. Inaccettabile per il consigliere come ad esempio, nel comune di Navelli, il metanodotto passi a 10 mt dalle abitazioni in un terreno altamente sismico.
‘Ricordo l’incontro con i tecnici SNAM nel 2005 – afferma Federico – in cui dissi loro che il metanodotto passava per le case, e loro risposero che non gli interessava nulla e lo avrebbero fatto lo stesso’.
Una cosa inaccettabile, soprattutto per la mancanza di acquisizione da parte dell’azienda dei piani regolatori dei vari comuni.
In rappresentanza dei comitati è poi intervenuto l’ambientalista Mario Pizzola, del comitato di Sulmona. Dopo aver illustrato i dati e le carte del metanodotto, egli ha criticato fortemente i tecnici della SNAM ‘siamo in un paese democratico ma abbiamo tecnici che fanno come vogliono’.
‘Da studi di fonte americana – continua Pizzola – il costo per la realizzazione in mare è minore che in appennino e, considerando che sono in fase di progettazione altri 3 metanodotti che passeranno per i nostri territori, vogliamo un tavolo di concertazione a settembre con chi di dovere’.
Da annotare che il 17 Luglio la regione Marche ha detto NO! al passaggio del metanodotto.
‘Ricordiamo che a Rivara, in Emilia, doveva nascere un centro stoccaggio del gas e dopo il recente sisma è stata sospeso tale progetto, per cui anche noi volgiamo lo stesso trattamento’ conclude Pizzola.
Insomma aspre polemiche che troveranno risposte nel mese di settembre.
Mirko De Frassine
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