Nella seconda parte del 2011 le quotazioni delle abitazioni sul lago hanno segnalato una contrazione del 2,7%. Una diminuzione notevole delle quotazioni ha interessato le località del lago Trasimeno dove i costruttori hanno dovuto rivedere al ribasso i prezzi delle nuove costruzioni e dove si è registrata una forte diminuzione della domanda di stranieri (inglesi ed olandesi) che negli anni passati avevano acquistato contribuendo a tenere alti i prezzi degli immobili e realizzando acquisti spesso sopra i 500 mila €. Negli ultimi tempi questi acquirenti non solo non hanno più comprato ma in alcuni casi hanno deciso di vendere la propria abitazione per rientrare del capitale investito. La possibilità di poter acquistare a prezzi più accessibili ha però risvegliato il desiderio di acquisto dei perugini che cercano piccoli tagli ad uso investimento. Anche i paesi del lago di Garda hanno registrato valori in diminuzione (quelli della sponda bresciana) mentre dei segnali positivi si registrano sulla sponda veronese, in particolare a Torri del Benaco molto probabilmente perché c’è un’offerta abitativa di qualità e in posizioni molto panoramiche, elementi che un potenziale acquirente di questo mercato è disposto a premiare.
Sulla sponda bresciana si segnala la presenza di acquirenti più riflessivi ma anche un interesse maggiore per la zona da parte di turisti tedeschi (Salò). Tra gli italiani sono in diminuzione gli acquisti da parte di milanesi mentre restano abbastanza costanti le richieste di bresciani, mantovani e bergamaschi. Ci sono difficoltà per i tagli medi, intorno a 200 mila €, soprattutto se si deve ricorrere al mutuo. Tengono le abitazioni di prestigio con vista lago. Prezzi stabili invece nella zona della Valtenesi .
Invariate anche le quotazioni nella zona del lago d’Iseo dove il mercato è un mix di prima e seconda casa. In questa zona si vedono i primi timidi segnali di interessamento da parte di acquirenti del Nord Europa. La maggioranza degli acquisti è realizzata comunque da lombardi alla ricerca di bilocali e trilocali.
Su lago Maggiore il mercato è abbastanza stabile e nell’ultimo anno si sono apprezzati soprattutto il centro storico di Pallanza e Suna, in particolare gli immobili in piccoli contesti con vista lago. Si nota un ritorno di interesse da parte degli svizzeri ma sono prevalentemente residenti nella provincia di Milano e di Varese a muovere il mercato della seconda casa. A Baveno sul fronte della casa vacanza si è registrata una forbice tra la disponibilità di spesa di turisti italiani (prevalentemente lombardi) e stranieri (soprattutto russi e inglesi). I primi spendono tra 50 e 200 mila € per monolocali o bilocali ubicati fronte lago o nelle aree collinari limitrofe da cui si ha una migliore vista lago e dotati di spazio esterno (il terrazzo è considerato discriminante ai fini dell’acquisto dell’abitazione). Potendo disporre di capitali superiori a 300 mila €, gli stranieri si orientano su bilocali e trilocali già arredati e ristrutturati e dotati di box. Tra essi si osservano richieste per ville importanti e prestigiose.
Sul lago di Como il ribasso dei prezzi è stato dell’1,7%. A Cernobbio la domanda è sempre molto elevata, alimentata sia da acquirenti di prima casa (residenti a Cernobbio o a Como) sia di acquirenti di seconda casa (la maggior parte sono milanesi ma si registrano anche richieste di inglesi e di russi). Gli stranieri si orientano prevalentemente verso soluzioni indipendenti con vista lago, dotate di giardino o terrazzo, possibilmente in zone isolate. Per questo motivo apprezzano le abitazioni situate nella zona collinare dove prevalgono le soluzioni indipendenti che partono da valori minimi di 500-600 mila €. Si apprezzano anche le abitazioni situate nel centro storico della città: si tratta di soluzioni che tipiche d’epoca, in pietra ricercate anche per uso investimento dal momento che si possono affittare a 200 € a settimana. Tutta la zona che si sviluppa sul lago di Como, Cernobbio ma anche Laglio, Moltrasio e Carate Urio in questo momento sono in forte fermento. Sono in corso numerosi interventi di ristrutturazione su vecchie ville (spesso non utilizzate) o abitazioni con lo scopo di rivenderle (vista l’elevata domanda in zona) oppure di affittarle dal momento che esiste una buona domanda di affitti anche da parte di frontalieri, oltre che di turisti.
L’introduzione dell’Imu ha determinato nella prima parte del 2012 un rallentamento del mercato immobiliare di queste località. C’è più prudenza nei potenziali acquirenti, c’è preoccupazione per i proprietari di abitazioni non utilizzate. Al momento l’effetto Imu si ferma qui, tutti preferiscono aspettare per avere notizie più precise e dettagliate prima di prendere decisioni importanti, come quella di vendere la seconda casa.
L’Imu rallenta il mercato immobiliare delle località turistiche che si affacciano sui laghi
Nella seconda parte del 2011 le quotazioni delle abitazioni sul lago hanno segnalato una contrazione del 2,7%. Una diminuzione notevole delle quotazioni ha interessato le località del lago Trasimeno dove i costruttori hanno dovuto rivedere al ribasso i prezzi delle nuove costruzioni e dove si è registrata una forte diminuzione della domanda di stranieri (inglesi […]
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