Arrivano le precisazioni dopo che le frasi del premier al settimanale ‘Der Spiegel’ sono state criticate da tutti i principali partiti tedeschi.”Sono convinto che la legittimazione democratica parlamentare sia fondamentale nel processo d’integrazione europea. Proprio a questo fine nel trattato di Lisbona è stato opportunamente rafforzato sia il ruolo dei Parlamenti nazionali, sia quello del Parlamento europeo”. E’ quanto precisa Mario Monti, in merito ad alcune reazioni suscitate dalla sua intervista al settimanale ‘Der Spiegel’, che, si legge in una nota di Palazzo Chigi, sembra aver generato alcuni equivoci.
”Non ho inteso in alcun modo – afferma il premier – auspicare una limitazione del controllo parlamentare sui governi che, anzi, penso vada rafforzato tanto sul piano nazionale che su quello europeo. L’autonomia del Parlamento nei confronti dell’esecutivo non è affatto in questione, nell’ovvio rispetto, peraltro, di quanto previsto dagli ordinamenti costituzionali di ciascuno Stato europeo”.
”Ho unicamente voluto sottolineare – spiega ancora Monti – la necessità al fine di compiere passi avanti nell’integrazione europea che si mantenga un costante e sistematico dialogo fra governo e Parlamento. Infatti, nel corso dei negoziati tra governi a livello di Unione europea, può rivelarsi necessaria una certa flessibilità per giungere ad un accordo, da esercitarsi sempre nel solco di scelte condivise con il proprio Parlamento. In questa ottica, ritengo che ogni governo abbia il dovere di spiegarsi e interagire in modo dinamico, trasparente ed efficace con il Parlamento, in maniera da individuare soluzioni, ove opportuno anche innovative e coraggiose, verso un comune obiettivo europeo”.
Il cancelliere tedesco Angela Merkel, ha precisato a Berlino il portavoce Georg Streiter, è contrario ad un indebolimento dei Parlamenti nazionali in materia di politica europea. “E’ opinione del cancelliere tedesco che in Germania siamo sempre andati avanti bene con la giusta misura di appoggio del Parlamento e la giusta misura di partecipazione” dell’assemblea. “Negli ultimi tempi – ha poi aggiunto – abbiamo anche ricevuto alcune indicazioni della Corte Costituzionale tedesca per un incremento della partecipazione del Parlamento”.
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