Le roventi correnti subtropicali si ritirano, fresco fino alla vigilia di Ferragosto

Il caldo allenta la morsa sull’Italia, “siamo alla vigilia di una svolta nel quadro della situazione meteorologica”, afferma in una nota il colonnello Giuliacci. “Perché dopo il caldo intenso di questi ultimi giorni che ha interessato in modo particolare le regioni centro-meridionali con picchi fino a 38-42 gradi, le roventi correnti subtropicali pilotate dall’Anticiclone Nord […]

Il caldo allenta la morsa sull’Italia, “siamo alla vigilia di una svolta nel quadro della situazione meteorologica”, afferma in una nota il colonnello Giuliacci. “Perché dopo il caldo intenso di questi ultimi giorni che ha interessato in modo particolare le regioni centro-meridionali con picchi fino a 38-42 gradi, le roventi correnti subtropicali pilotate dall’Anticiclone Nord Africano inizieranno da domani a ritirarsi dapprima verso l’entroterra sahariano per poi piegare, da venerdì, verso la Spagna. Questa nuova evoluzione del tempo è dovuta al fatto che – continua la nota – nei prossimi giorni, a prendere gradualmente le redini del movimento delle masse d’aria sull’Europa centro-settentrionale sarà un altro anticiclone che, ponendo i suoi massimi di pressione al suolo tra le Isole Britanniche, il Mare del Nord e la penisola scandinava, farà muovere lungo il suo bordo orientale una massa d’aria più fresca e più secca proveniente dalla Finlandia e dalla più lontana Russia europea.
La nuova massa d’aria entrerà sull’Italia dai quadranti orientali con venti di bora sull’Adriatico, di tramontana sul Tirreno centrale e di maestrale sullo Ionio e sul Mar di Sardegna. Proprio per questa sua provenienza, saranno in modo particolare le regioni orientali della nostra penisola a risentire maggiormente del calo termico: secondo gli ultimi aggiornamenti dei nostri modelli, l’apice del refrigerio dovrebbe toccarsi domenica 12 agosto, quando proprio lungo il versante adriatico si toccheranno le temperature massime più basse rispetto alle altre regioni ed in genere comprese tra i 25 ed i 28 gradi. Valori intorno ai 30 gradi potranno invece essere raggiunti lungo il versante tirrenico perché lungo questa fascia costiera la massa d’aria fresca, in discesa dall’Appennino, andrà incontro anche ad un parziale surriscaldamento per effetto föhn. Nonostante questo c’è comunque da sottolineare come, con temperature mediamente comprese nella giornata di domenica tra 25 e 30 gradi , possiamo cogliere senz’altro il cambiamento del quadro termico a scala nazionale rispetto a quello che ha caratterizzato gli ultimi 3-4 giorni. Un bel respiro di sollievo, dunque!
In questa situazione appena descritta – conclude il colonnello – l’unica nota dolente è però rappresentata dalla carenza di precipitazioni. L’arrivo di una massa d’aria prevalentemente secca, unita ad una mancata ciclogenesi sui nostri mari che potesse arricchire di umidità gli strati atmosferici, non favorirà la formazione di nuvolosità organizzata capace di dare piogge significative. Gli unici addensamenti, a prevalente evoluzione diurna, interesseranno in genere tutte le aree montuose, ma la probabilità di vedere associati isolati rovesci sarà più elevata, tra venerdì 10 e lunedì 13, solo sulle Alpi orientali e l’Appennino centro-meridionale, e nemmeno in modo continuativo durante l’intero periodo. Continuerà quindi ad aggravarsi il quadro della siccità soprattutto sulle regioni centro-settentrionali, dove la carenza di pioggia è iniziata in sordina già nella primavera scorsa”.

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