Dopo sedici giorni di emozioni, cala il sipario sulle Olimpiadi di Londra 2012. Un risultato positivo per l’Italia che riesce a chiudere con 28 medaglie di cui cinque nell’ultima giornata. La cerimonia di chiusura dei 30esimi Giochi olimpici dell’era moderna si è svolta al centro dell’Olympic Stadium con la riproduzione dei maggiori monumenti della City. La cerimonia denominata “A Symphony of British Music” è firmata da Kim Gavin. Un viaggio musicale attraverso 30 brani da sir Edgard Elgar ai Waterloo Sunset, con la presenza, tra gli altri di George Michael, i Muse, i Pet Shop Boys e le Spice Girls. La prima a cantare è stata Emeli Sandé.
Il prossimo appuntamento è tra quattro anni a Rio.
Petrucci, ‘Nel G8 dello sport’ – “Siamo nel G8 dello sport mondiale. Prima di arrivare a Londra, io che di pronostici non ne faccio mai avevo azzardato pronosticando 25 medaglie”, lo ha detto il presidente del Coni, Giovanni Petrucci ringraziando anche i tecnici e le squadre che hanno regalato emozioni nella pallavolo, nella ritmica e nella pallanuoto. “Non sono state medaglie d’oro ma non importa, stare lassù tra i primi tre del mondo è comunque una vittoria. Certo se l’Italia godesse degli investimenti che nello sport fanno Francia, Germania o Inghilterra, potrebbe salire ancora nel medagliere olimpico . Unico neo di questa Olimpiade azzurra il caso di Schwazer , un bruttissimo episodio che non dimenticherò mai . Su questa vicenda si è detto e scritto già tanto . Io penso che si debba scindere l’aspetto sportivo da quello umano . Schwazer paga caro e pagherà il suo errore ma sotto il profilo umano posso dire solo che ho una gran pena per lui”.
Armani, ‘Gli azzurri mi hanno appassionato’ – “Ho seguito le Olimpiadi di quest’anno con particolare interesse, appassionandomi per ogni nuova medaglia vinta dai nostri bravi atleti”, ha affermato Giorgio Armani al termine dei Giochi Olimpici. “Non soltanto perche’ orgogliosamente ho collaborato a questo grande evento disegnando le divise per il team italiano, ma perché mai come questa volta mi sono sembrate il simbolo dell’umanità. Con le gioie, le paure, qualche volta purtroppo anche gli errori. Le vittorie sono certo gloriose, ma le Olimpiadi ci insegnano che può esserci grandezza anche nella sconfitta, se la sfida e’ leale, e l’impegno, la passione, la voglia di partecipare sono autentici”
Lascia un commento