Anche per domani, le segreterie provinciali di Fim Cisl e Uilm Uil hanno proclamato due ore di sciopero degli operai dell’Ilva per protestare contro il rischio di chiusura della fabbrica determinato dall’evoluzione della vicenda giudiziaria sull’inquinamento prodotto dagli impianti. Domani scenderanno in strada (lungo la statale Appia, dalle 10 alle 12), i lavoratori dei reparti Ril (riparazione locomezzi), Grf (gruppo recupero ferroso), Pzl (piazzali) ed Ene (energia).
Per il segretario Fim Cisl di Taranto, Mimmo Panarelli, l’iniziativa di protesta dei lavoratori dell’Ilva di Taranto ”e’ inevitabile”. ”La rabbia – aggiunge – e’ tanta, alla luce dell’azione poco chiara
intrapresa dalla magistratura jonica. Nessuno intende criticare l’operato del Tribunale, ma senza dubbio il lavoro fin qui prodotto assume il sapore della beffa. Tutti vogliamo concorrere alla salvaguardia dell’ambiente e della salute, senza pero’ gravare solo ed esclusivamente sulle famiglie di quanti si campano del solo stipendio che l’Ilva, ancora oggi, riesce a garantire. I dipendenti sono piu’ arrabbiati di prima perche’ vedono ulteriormente compromessa la propria posizione lavorativa”.
”Dall’incontro tenuto poche ore fa col presidente dell’Ilva, Bruno Ferrante, siamo nuovamente usciti – conclude Panarelli – con un carico di grande speranza. Ferrante, nonostante alcune decisioni della magistratura assunte nei suoi confronti, ha mostrato grande signorilita’ e tranquillita”’.
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