”La telefonata e la sua durata sono compatibili alla proposta di combine di Portanova a Di Vaio e al suo secco rifiuto”. Lo ha dichiarato il Procuratore federale, Stefano Palazzi chiedendo alla Corte di Giustizia federale l’acquisizione del tabulato relativo a una telefonata tra il difensore del Bologna, Daniele Portanova e l’allora capitano dei felsinei, Marco Di Vaio. Una prova che, secondo l’accusa, dimostrerebbe il tentativo di combine di Bologna-Bari del maggio 2011.
”Non ho chiamato Di Vaio ne’ al telefono ne’ incontrato di persona’, questa e’ la risposta di Portanova alla Procura – ricorda Palazzi ai giudici del processo d’appello al Calcioscommesse -. Ma le bugie hanno le gambe corte. Al fronte di un dato fattuale ha cambiato la sua linea difensiva”.
Secondo l’accusa – che ha chiesto la squalifica di tre anni di Portanova (la Disciplinare aveva stabilito 6 mesi di stop) e un anno per Di Vaio (prosciolto in primo grado) e la penalizzazione del Bologna di 2 punti e 50mila euro di ammenda – Portanova ha incontrato due giorni prima del match gli emissari dell’ex capitano del Bari, Andrea Masiello, per concordare la combine. ”Portanova intavola la trattativa per l’alterazione del risultato – afferma Palazzi -. Secondo l’assunto difensivo, il primo incontro si era concluso in modo brusco, non ci sarebbe stato bisogno di un secondo contatto per fornire un secco rifiuto. Il motivo pero’ e’ spiegato dalla telefonata delle 19.08 dello stesso 20 maggio: Portanova contatto’ Di Vaio e poi comunico’ la risposta ricevuta agli interlocutori baresi. La telefonata non poteva che seguire a un contatto con un compagno influente come il capitano”.
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