Per il momento gli Stati Uniti non prevedono un intervento militare in Siria, ma l’uso di armi chimiche “cambierebbe” la strategia di Barack Obama: lo ha detto il presidente americano, definendo “improbabile” un’uscita di scena “morbida per Assad”.
“Finora – ha detto Obama – non ho dato l’ordine di intervenire militarmente, ma se ci accorgessimo del dispiegamento e dell’utilizzo di armi chimiche, ciò cambierebbe i miei calcoli. Questa è la linea rossa che non va superata”.
In Siria, intanto, la situazione non migliora. Ieri sera un’autobomba ha fatto strage a Gaziantep, citta’ turca vicina al confine con la Siria che ospita migliaia di profughi, uccidendo 8 persone e ferendone oltre 60. Le autorita’ accusano i miliziani curdi. Confermata l’uccisione di una giornalista giapponese ad Aleppo.
A Damasco, residenti del quartiere Qabun hanno denunciato un nuovo “massacro” ai danni di una dozzina di civili, tra cui due bambini. I testimoni hanno filmato i corpi senza vita e immersi nel sangue, e hanno pubblicato su internet due video
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