Oltre 2000 esercizi controllati e più di 400 violazioni contestate: centinaia i videopoker illegali e decine i centri di scommesse non autorizzati. E’ il bilancio di un piano straordinario di controllo della Guardia di Finanza nel settore giochi e scommesse scattato nell’ultima settimana delle Olimpiadi: il 20% degli esercizi è risultato irregolare.
Le verifiche delle Fiamme Gialle hanno interessato tutto il territorio nazionale. Nel dettaglio, sono stati 2.088 gli esercizi controllati e 417 le violazioni contestate: sequestrati 233 videopoker illegali e 74 centri di scommesse non autorizzati, 185 persone denunciate.
Nel corso delle verifiche iniziate l’ultima settimana dei Giochi Olimpici e proseguite nei giorni scorsi, i finanzieri hanno verificato l’iscrizione degli esercizi nell’apposito elenco, il possesso delle autorizzazioni, l’integrità degli apparecchi da gioco, il loro collegamento alla rete dei Monopoli e l’identità dei giocatori, anche con riferimento alle norme a tutela dei minori. La collaborazione tra Guardia di Finanza ed Amministrazione dei Monopoli di Stato ha permesso di incrementare l’efficacia dei controlli, anche grazie al potenziamento delle banche dati: il collegamento in rete permette, infatti, di monitorare il corretto funzionamento di ogni apparecchio e di intervenire, quindi, in caso di anomalie.
I fenomeni illeciti maggiormente diffusi sono risultati l’alterazione e la manomissione degli apparecchi da gioco, l’abusiva raccolta di scommesse sportive mediante agenzie clandestine, anche per conto di allibratori esteri privi di autorizzazione, le lotterie fasulle e i siti di gioco artificiosamente collocati all’estero per sfuggire ai controlli ed alle imposte.
L’attività della Guardia di Finanza a tutela del gioco legale segue tre specifiche linee d’azione: contrastare l’evasione, considerate le ricadute negative del gioco illegale sul gettito fiscale complessivo; tutelare il mercato, affinchè gli operatori onesti non subiscano la concorrenza sleale di coloro che non rispettano le regole; garantire i consumatori da proposte di gioco pericolose, non autorizzate dallo Stato.
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