Si è spento all’età di 82 anni Neil Armstrong, il primo uomo che il 21 luglio del 1969 mise piede sulla Luna. Secondo quanto reso noto dalla famiglia dell’astronauta, Armostrong è morto a causa di “complicazioni post operatorie” dopo l’intervento chirurgico di quadruplo bypass coronarico che subì il 7 agosto scorso.
Il presidente Obama ha commentato la scomparsa dell’uomo, “Michelle e io siamo profondamente colpiti dalla morte di Armstrong”, afferma il presidente in una nota. “Neil è stato tra i più grandi eroi americani, ma non solo del suo tempo, ma di tutti i tempi”, aggiunge Obama, sottolineando come “quando lui e il suo equipaggio atterrarono sulla luna si realizzarono le aspirazioni di un’intera nazione. Dimostrarono come lo spirito americano può andare oltre l’inimmaginabile” e che “niente è impossibile”. “Oggi – conclude il presidente americano – lo spirito pioneristico di Neil vive in tutti quegli uomini e quelle donne che hanno votato le loro vite alla scoperta dell’ignoto”. Si tratta di un uomo – conclude Obama – “che ci ha insegnato l’enorme potere di un piccolo passo”.
Armstrong raggiunse la luna a bordo dell’Apollo 11 insieme con Buzz Aldrin e Michael Collins, fu il primo uomo a posare piende sul suolo lunare, pronunciando la frase “That’s a small step for a men a giant leap for mankind”, un piccolo passo per un uomo, un balzo da gigante per l’umanità.
Dopo il pensionamento della NASA, Armstrong insegnò ingegneria all’Università di Cincinnati. E’ stato membro delle commissioni che indagarono sull’incidente dell’Apollo 13 nel 1970 e dello Space Shuttle Challenger nel 1986. Il 13 agosto 1969 il Presidente degli Stati Uniti Richard Nixon gli assegnò la Medaglia presidenziale della libertà, la più alta onorificenza civile americana.
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