Questa mattina a Biella per un’emorragia cerebrale è morto il procuratore capo della Repubblica dell’Aquila Alfredo Rossini.
A un passo dalla pensione, Rossini, 72 anni, aveva guidato le inchieste piu’ importanti del post terremoto del 6 aprile 2009, tra le tante indagini, ha aperto e guidato quella sulla Commissione Grandi rischi. Omicidio colposo, disastro colposo e lesioni personali colpose i reati contestati a esperti e scienziati che facevano parte dell’organismo di consulenza della presidenza del Consiglio che, il 31 marzo 2009, esattamente una settima prima della violenta scossa che provoco’ la la morte di 309 persone, di fronte all’allarme determinato negli aquilani dal ripetersi di scosse sismiche, arrivarono invece a conclusioni tranquillizzanti.
Altra inchiesta condotta dal procuratore aquilano, e’ quella per il crollo della Casa dello studente, nel quale morirono otto giovani e che vede gli imputati accusati di omicidio colposo plurimo e disastro colposo. Facevano capo al procuratore Rossini infine le inchieste per il convitto nazionale, nel cui crollo morirono tre minori, per il crollo di un edificio in Via Sturzo, 21 vittime, per il crollo del Palazzo di Via XX Settembre (con nove morti). E ancora le inchieste sul crollo del Tribunale, della facolta’ di Ingegneria e dell’Ospedale.
Rossini era prossimo alla pensione: al suo posto era gia’ stato nominato il procuratore capo di Terni Fausto Cardella.
L’Aquila: morto improvvisamente il procuratore Rossini
Questa mattina a Biella per un’emorragia cerebrale è morto il procuratore capo della Repubblica dell’Aquila Alfredo Rossini. A un passo dalla pensione, Rossini, 72 anni, aveva guidato le inchieste piu’ importanti del post terremoto del 6 aprile 2009, tra le tante indagini, ha aperto e guidato quella sulla Commissione Grandi rischi. Omicidio colposo, disastro colposo […]
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