La prima seduta del Consiglio per le Autonomie Locali, presieduta dal Presidente Antonio Del Corvo, è stata l’occasione nella quale i componenti hanno voluto manifestare le proprie strategie e tecniche per arrivare ad un obiettivo condiviso. I comuni e le province abruzzesi si sono confrontate apertamente ed animatamente per cercare di predisporre i criteri secondo i quali elaborare una proposta risolutiva entro il termine prefissato per il prossimo 2 ottobre.
Il discorso da affrontare è parso abbastanza complicato, i tempi molto ristretti e le ipotesi molteplici, perciò, già nella prossima seduta del CAL, prevista per il 7 settembre, il presidente Del Corvo ha chiesto di formalizzare le proposte dei Comuni e dei componenti del CAL.
“L’iter previsto, anche dopo il progetto che presenteremo ad Ottobre, – ha dichiarato Del Corvo – non incontrerà sicuramente pochi ostacoli ma è importante avere delle risposte concrete, oggi, dai Sindaci dei Comuni d’Abruzzo, che come padroni del territorio devono presentare le loro proposte su questo tavolo per mettere in campo un’idea di riordino delle circoscrizioni provinciali. Durante la riunione è venuta fuori, la volontà di sollecitare la Giunta Regionale, affinché faccia ricorso alla Corte Costituzionale, in virtù proprio dell’incostituzionalità della legge del Governo Monti, al fine di ribadire l’autonomia delle Regioni nella riorganizzazione del proprio territorio avendo comunque come obiettivo quello del risparmio. Chiaramente sarà necessario un parere dell’ufficio legislativo che verificherà la fattibilità o meno del ricorso stesso. – Il CAL non ha la facoltà di fare ricorsi alla Corte Costituzionale – prosegue – ma può demandare alla Regione la possibilità di farlo, quindi metteremo nell’ordine del giorno della prossima seduta, prevista per il 7 settembre, il punto relativo al ricorso, valutando la possibilità di renderlo fattibile. Ci concentreremo, comunque, su una proposta ottimale di riordino, in sinergia con i sindaci e le parti sociali, per arrivare al 2 ottobre con una valida alternativa a quanto stabilito dal Governo, in considerazione dei tempi ridotti a disposizione”
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