L’autunno bollente degli italiani, come l’ha definito il presidente della Confindustria Giorgio Squinzi, comincia con l’incremento dei prezzi di luce, acqua e gas, con il saldo dell’Imu e con l’aumento della tassazione locale. Rincari che, dopo gli stratosferici aumenti del prezzo dei carburanti che rischiano ulteriori fiammate, potrebbero pesare sui bilanci familiari anche per 400 euro in più rispetto agli ultimi tre mesi del 2011.
La benzina verde si aggira ormai intorno ai 2 euro e si temono nuovi aumenti del prezzo internazionale del greggio. Meno evidente, ma altrettanto insidioso per il portafoglio, sarà l’aumento delle tasse locali. Secondo la Cgia di Mestre, gli incrementi delle addizionali comunali e regionali dell’Irpef richiederanno una spesa ulteriore di 3,5 miliardi di euro.
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