Da un’idea di Marina Bonifacio, il Comune di Santa Maria Capua Vetere e la Soprintendenza ai Beni Archeologici (Avellino, Benevento, Caserta, Salerno), il 17 ottobre 2012 alle ore 19, rendono omaggio a Andy Whitfield, attore inglese scomparso un anno fa. L’evento si terrà nei pressi dell’anfiteatro Campano di Capua. Vi parteciperanno, oltre alla popolazione capuana, fans di Andy da tutto il mondo, attori del serial tv “Spartacus, Blood and Sand” (Spartaco, sangue e sabbia), il sindaco di Santa Maria Capua Vetere, Biagio Maria Di Muro, la Soprintendente ai Beni Archeologici, Adele Campanelli, e altre autorità. Il programma della serata, nel giorno di nascita dell’attore che avrebbe compiuto 41 anni, prevede la proiezione di alcuni episodi del serial, la visita con ingresso gratuito all’Anfiteatro e al Museo dei gladiatori. A Capua Andy Whitfield è molto amato. La città si è affezionata ad Andy, gli è grata per il ritorno d’immagine su Capua grazie alla serie tv in 13 puntate – trasmessa sulla rete privata Starz Entertainment e nel 2011 anche sul canale 109 Sky Uno – e alla straordinaria sua interpretazione cinematografica nel ruolo di Spartaco, l’eroico gladiatore promotore nel 73 a.C. d’una storica rivolta degli schiavi che osò sfidare Roma.
Spartaco, guerriero della Tracia, catturato e fatto schiavo dai Romani, fu venduto a Lentulo Batiato, che a Capua aveva una scuola di gladiatori. Diventò un gladiatore d’eccezionale prodezza e forza, combattendo contro fiere e gladiatori nell’anfiteatro capuano. Dotato di grande carisma e amore di libertà, Spartaco guidò una proditoria rivolta di gladiatori e schiavi, conquistando un vasto territorio del meridione (Campania, Lucania, Calabria e Puglia) e tenendo per quasi due anni in scacco l’esercito romano. Molte le sue proditorie e vittoriose azioni, alla testa di schiavi con poche armi, contro le truppe inviate da Roma per reprimere la rivolta. Fino a quando il Senato romano non decise d’affidare il comando a Marco Licinio Crasso che pretese ben otto legioni per muovere in forze schiaccianti contro Spartaco e gli schiavi e reprimere la rivolta. Affrontatili con alterne vicende, li sconfisse infine nel 71 a.C. presso le sorgenti del Sele. Spartaco perse eroicamente la vita sul campo di battaglia, dove rimasero uccisi in combattimento ben 60 mila schiavi. Un massacro. Seimila schiavi ribelli fatti prigionieri vennero poi appesi in croce, nudi, lungo la via Appia, da Capua fino a Roma.
Il serial tv in 13 puntate “Spartaco, sangue e sabbia”, girato in Nuova Zelanda, ha avuto appunto Andy Whitfield per interprete principale, nel ruolo di Spartaco, storia avvincente che già nel 1960 Stanley Kubrick aveva portato sul grande schermo, nel film Spartacus e con il volto di Kirk Douglas, film premiato con 4 Oscar e un Golden Globe. L’attore Andy Whitfield, con la sua bravura, ha saputo nuovamente far rivivere la storia leggendaria del gladiatore trace assicurando al serial uno straordinario successo di pubblico e di critica. Avrebbe poi dovuto continuare con un sequel, una serie successiva di puntate, quando la malattia e poi la morte dell’attore hanno costretto la produzione americana ad affidare il ruolo ad un altro attore. Andy Whitfield era nato il 17 ottobre 1971 a Amlwch, nel Galles. Laureato in ingegneria, a 27 anni era emigrato in Australia, dove per qualche tempo aveva esercitato la professione. Ma la sua passione vera era la recitazione. Dunque, eccolo studiare alla Screenwise Film & TV School for Actors di Sydney, e al lavoro come modello in decine di campagne pubblicitarie, tra Europa e Asia.
Il suo debutto come attore in un episodio della serie televisiva All Saints, poi il ruolo principale nel film Gabriel, la furia degli angeli, quindi in diversi lavori in televisione e in serial tv come The Strip, Packed to the Rafters e Le sorelle McLeod. Ma è nel 2010 che Andy Whitfield conquista grande popolarità, grazie alla serie televisiva Spartacus per la rete Starz Entertainment, nella quale interpreta il ruolo protagonista del leggendario gladiatore trace. La prima serie di 13 puntate “Spartacus, sangue e sabbia” è un successo straordinario. Già si prevede il seguito con altra serie, quando Andy si vede costretto ad abbandonare le riprese a causa di un linfoma non Hodgkin (LNH). L’attore si sottopone immediatamente alle cure necessarie, interrompendo le riprese della serie che lo aveva reso famoso. Andy viene sostituito da Liam McIntyre nel serial successivo, “Spartacus, la Vendetta”. Dopo 18 mesi di malattia Andy muore a Sidney, l’11 settembre 2011. L’attore lascia la moglie Vashti e due figli.
Attualmente è in lavorazione un documentario sulla vita di Andy Whitfield e sul suo comportamento esemplare nel corso delle cure per la sua malattia. Il film documentario, realizzato grazie alle donazioni dei suoi numerosi ammiratori in tutto il mondo, ha conosciuto il sollecito e appassionato impegno di Marina Bonifacio, amica dell’attore e della famiglia, alla quale si deve la proposta e l’iniziativa dell’omaggio a Andy, con l’evento del 17 ottobre prossimo a Capua e di altri che seguiranno. Si diceva del documentario in via di realizzazione. “Sarà un’opera molto importante – osserva Marina Bonifacio – perché mira ad aiutare e sostenere psicologicamente le persone che stanno combattendo il cancro e ha lo scopo di sollecitare ulteriormente la ricerca su questa malattia. In breve, il documentario parla di Andy Whitfield, attore che nel fiore della vita aveva appena realizzato il suo sogno di diventare una star internazionale, quando gli è stato diagnosticato un linfoma non Hodgkin. Prima di allora, lui e sua moglie Vashti, avevano unito la loro forza di volontà per far sì che il successo arrivasse nella loro vita, compresa la “trasformazione “ di Andy da ingegnere ad attore e sex symbol. Andy fu sopraffatto quando seppe che il miglior trattamento medico al mondo aveva da offrirgli una probabilità di sopravvivenza solo del 25 per cento. Non sapendo cosa sarebbe successo, Andy invitò un operatore con telecamera a seguirlo durante tutto il percorso di cura del cancro, documentando come egli esplorasse entrambe le opzioni alternative di cura medica, seguita in Australia, Nuova Zelanda e poi India”.
“Questo accesso senza precedenti – continua Marina Bonifacio – in un momento così delicato della sua vita, la sua apertura e onestà, daranno al pubblico la possibilità di uno sguardo intimo nel suo privato, fatto assai raramente consentito, soprattutto da una celebrità. Era questa la speranza di Andy che, aprendo la sua storia fino ad un documentario, pensava così di aiutare o consigliare altre persone impegnate ad affrontare sfide simili, nel contempo accelerando il ritmo della ricerca sul cancro in tutto il mondo. Quello che non si aspettava era che la storia avrebbe catturato così intensamente lui e la sua famiglia, attraverso la determinazione, l’amore e l’umorismo contagioso. Tutto questo, le proprie trasformazioni ed emozioni comprese, passano attraverso il corso del film. “Be Here Now“, questo il titolo del documentario, trascende il tema del cancro e diventa una lezione di vita universale, di vita vissuta senza paura, andando avanti con i propri sogni, abbracciando ogni momento del vivere nel presente, nonostante il risultato finale”. Ecco, in breve, le motivazioni d’un tributo all’attore in una città come Capua, profondamente legata alla storia di Spartaco, ma anche ad un artista come Andy Whitfield che quel leggendario personaggio ha saputo così magistralmente interpretare e far rivivere nella sua storica impresa.
Goffredo Palmerini
Perfetto.. tutto quello che provo è qui in queste bellissime parole…Grazie Marina..”BE HERE NOW ” e Grazie ANDY WHITFIELD…non Sarai mai Dimenticato…