L’Aquila, CAL: proposte dei sindaci e approvazione regolamento

Alla seduta di oggi del Consiglio delle Autonomie Locali hanno partecipato 7 dei 19 sindaci invitati, con numero di abitanti superiore ai 10.000: Avezzano, Giulianova, Atessa, Lanciano, Vasto, San Giovanni Teatino e Martinsicuro. La riunione è iniziata con l’audizione del sindaco di Avezzano, Giovanni Di Pangrazio, che ha presentato una proposta che individua la possibilità […]

Alla seduta di oggi del Consiglio delle Autonomie Locali hanno partecipato 7 dei 19 sindaci invitati, con numero di abitanti superiore ai 10.000: Avezzano, Giulianova, Atessa, Lanciano, Vasto, San Giovanni Teatino e Martinsicuro. La riunione è iniziata con l’audizione del sindaco di Avezzano, Giovanni Di Pangrazio, che ha presentato una proposta che individua la possibilità di istituire una provincia unica regionale o, in subordine, la previsione di due province con caratteristiche demografiche, socio-economiche e territoriali equilibrate tra loro. In questo ultimo caso, quindi, prevedere L’Aquila-Teramo e Pescara-Chieti.
Durante l’incontro sono emerse varie ipotesi dai Comuni presenti, tra cui la soppressione di tutte le province, il mantenimento della Provincia di appartenenza, ma gli interventi erano legati da un unico comune denominatore e cioè la salvaguardia del territorio, mantenendone l’equilibrio e l’attenzione alla riorganizzazione dei servizi, evitando di spogliare il territorio di uffici di rilevanza per il cittadino.
Anche il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, è intervenuto, formalizzando la proposta del suo Comune, nella quale si ribadisce la necessità di sopprimere le Province e di attribuire sempre più funzioni alle amministrazioni comunali ma al contempo, nel documento emerge un’apertura verso la possibilità L’Aquila-Teramo, considerando l’integrazione delle risorse dell’una e dell’altra realtà, che ne deriverebbe.
“Dobbiamo necessariamente tener conto che alle nostre competenze già importantissime per il territorio, come ad esempio viabilità ed edilizia scolastica – ha dichiarato il presidente del CAL, Antonio Del Corvo – si sono aggiunte altre funzioni statali di estremo valore come i trasporti pubblici e privati e l’ambiente. Il lavoro del CAL, non si esaurirà il 2 ottobre, quando scadrà il termine per la presentazione della nostra proposta di riordino, ma continuerà per il discorso legato alle deleghe, un ambito in cui, noi non saremo passivi. La vera sfida si avrà proprio sulle deleghe e ci attiveremo con nostre proposte, al fine di evitare lo smembramento del territorio”.
A margine della seduta è stato approvato all’unanimità dei presenti, il regolamento interno per i lavori del Consiglio delle Autonomie Locali.

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