Sono ormai mille al giorno i profughi siriani in fuga dalle violenze nel loro Paese che arrivano in Libano, un flusso continuo che si prevede porterà ad almeno 120.000 il numero totale di rifugiati nel Paese dei Cedri, con tutti i rischi che questa “gravissima emergenza umanitaria” comporta per i fragili equilibri interni. E’ quanto ha sottolineato Margherita Boniver, Inviato Speciale per le emergenze umanitarie del Ministro degli Esteri Giulio Terzi, che ieri a Beirut ha cominciato una visita di quattro giorni in Libano e in Giordania dedicata al problema dei rifugiati.
“In assenza di una soluzione politica a questa incredibile vicenda, per il momento quello che possiamo fare è cercare di alleviare per quanto possibile le sofferenze di queste migliaia di persone”, ha sottolineato Boniver, aggiungendo che tra gli obiettivi della sua missione è quello di “portare il messaggio del ministro Terzi sulla altissima priorità per l’Italia degli aiuti umanitari”.
L’inviato speciale della Farnesina ha aperto i suoi incontri a Beirut vedendo la responsabile per il Libano dell’Alto commissariato dell’Onu per i rifugiati (Unhcr), Ninette Kelley. “Da lei – ha sottolineato – ho saputo tra l’altro che metà dei rifugiati registrati in Libano sono bambini”. “Inoltre – ha aggiunto – vanno tenute presenti tutte le possibili e comprensibili complicazioni che questo flusso comporta su un territorio come quello libanese”.
Oltre a colloqui con autorità libanesi e responsabili delle agenzie di assistenza dell’Onu, Margherita Boniver ha in programma oggi una visita alla frontiera con la Siria per visitare alcuni centri di raccolta di rifugiati. Nel pomeriggio rientrerà a Beirut per incontrare il ministro degli Affari sociali, Wael Bou Faour, prima di partire per la Giordania.
In Giordania Boniver, oltre ad incontri con le autorità locali ed i responsabili delle principali organizzazioni internazionali, visiterà tre campi dove sono ospitati i profughi siriani. Boniver esprimerà a nome del ministro Terzi il sostegno e l’amicizia italiana ai governi libanese e giordano che stanno subendo contraccolpi significativi e potenzialmente destabilizzanti della crisi siriana, anche in ragione del forte incremento degli arrivi di rifugiati da quel Paese.
Al riguardo, l’Italia ha fornito nel recente passato assistenza materiale ad entrambi i governi, sia in chiave bilaterale sia attraverso contributi alle agenzie Onu che realizzano progetti di accoglienza dei profughi. Di particolare interesse, l’ospedale da campo donato alla Giordania ubicato alla frontiera con la Siria all’interno del campo profughi di Zaatari, struttura che accoglie una media di oltre 130 pazienti al giorno.
Boniver nel corso della sua tappa ad Amman donerà medicinali pediatrici, un generatore ed altri materiali per rafforzare il funzionamento dell’ospedale. La missione di Boniver si inserisce nel contesto degli eccellenti rapporti tra l’Italia e i due Paesi, che sono stati meta nel recente passato di visite ad alto livello del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, del presidente del Consiglio Mario Monti e del ministro degli Esteri Terzi (Beirut, 27 giugno). L’Italia è impegnata a fondo nella prosecuzione del dialogo politico con Amman e Beirut, non solo finalizzato allo sviluppo ulteriore delle relazioni bilaterali e al rafforzamento del partenariato con l’Ue, ma anche volto alla stabilizzazione del quadro regionale.
Siria: migliaia i profughi in fuga, Boniver in Libano e Giordania
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