Il recupero del patrimonio culturale del territorio danneggiato dal sisma del 2009, e’ stato al centro della visita odierina all’Aquila del Ministro per la Coesione Territoriale, Fabrizio barca e del Ministro per i Beni e le Attivita’ Culturali, Lorenzo Ornaghi. Accompagnati dal Direttore regionale per i beni Culturali, Fabrizio Magani, i Ministri, dopo aver visitato alcuni dei cantieri di restauro gia’ attivi o in attivazione in citta’ (Teatro San Filippo, Palazzetto dei Nobili, Palazzo Ardinghelli, Teatro Comunale, Forte Spagnolo), insieme ad Aldo Mancurti (Capo Dipartimento per lo sviluppo delle economie territoriali) e alla presenza dei rappresentanti delle Amministrazioni locali, hanno illustrato il Piano pluriennale di interventi di restauro dei beni culturali in tutto il “cratere”.
Con la presentazione del programma predisposto dalla Direzione Regionale Bcp (beni culturali e paesaggistici ) d’Abruzzo, che si sviluppa nell’arco temporale 2013/2021, riguardando quasi 500 monumenti, per una cifra complessiva di 525 milioni, si perfeziona l’iter per ricondurre alla gestione “ordinaria” le attivita’ di ricostruzione post-sisma. La recente decisione di Governo, con l’Opcm (Ordinanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri), n 4013 del 23 marzo 2012, ha infatti accresciuto il ruolo dei soggetti istituzionali impegnati nel processo di ricostruzione, chiudendo definitivamente la fase emergenziale, ed ha posto in primo piano la necessita’ di valutare priorita’ e bisogni del restauro del patrimonio culturale danneggiato. La Direzione Regionale ha portato avanti le procedure tecnico-amministrative di molti cantieri gia’ programmati, completando i procedimenti di valutazione e autorizzazione delle opere e sono gia’ in atto lavori di recupero di importanti monumenti all’Aquila e nei dintorni molti dei quali sostenuti da donazioni o dalle adozioni di governi stranieri.
Parallelamente si e’ provveduto, in sinergia con le altre istituzioni coinvolte nella ricostruzione, a definire una concreta strategia dei lavori e delle risorse necessarie e a una mappatura del patrimonio da recuperare nei territori interessati al restauro dei beni culturali. E’ stato cosi’ definito un dettagliato programma pluriennale d’interventi che ripartisce i finanziamenti necessari stimati ai prezzi attuali, in tre trienni, sulla base della capacita’ progettuale e di spesa, e che e’ stato condiviso con gli attori pubblici proprietari di beni culturali. Il crono-programma degli interventi di consolidamento e restauro del patrimonio dei beni culturali prevede: per il triennio 2013-2015, oltre 206 milioni di euro richiesti; per il triennio 2016/2018, altri 160 milioni di euro, infine per l’ultimo triennio 2019/2021, 158 milioni di euro richiesti. Il totale degli interventi all’Aquila e ai comuni del cratere sono 485, di cui 127 nel solo capoluogo di regione. Nel primo triennio tra gli interventi prioritari sono inclusi, il Forte Spagnolo, le chiese di San Giorgio e San Massimo (cattedrale dell’Aquila), Santa Maria Paganica, San Pietro, San Silvestro, Sant’Agostino.
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