Il governo rivede al ribasso le previsioni sulla crescita: nel 2012 il Pil calerà del 2,4%. Ma il pareggio è confermato e nel 2013 ci sarà ripresa, assicura Monti. “Non stiamo lavorando per aumento delle tasse o delle imposte, ma per ridurre la spesa pubblica attraverso la spending review per evitare l’aumento due punti dell’Iva” e continuiamo a farlo per scongiurarlo “sine die”. Ha ribadito il premier.
“Certo è – ha proseguito Monti – che se l’Italia non continuasse sulla strada intrapresa per il risanamento dei conti pubblici, non solo i mercati darebbero segnali negativi, ma per l’Italia sarebbe più difficile continuare a esercitare una influenza in Europa e la cosa si rivolgerebbe in un senso non favorevole per quanto riguarda l’Italia e per le misure per la crescita”.
Il premier vede oggi i primi ministri greco Samaras, spagnolo Rajoy e irlandese Kenny. Ieri sera incontro riservato sulla produttività tra Squinzi e la Camusso, oggi rispettivamente a Livorno e Priverno.
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