Milanesi alla deriva, Juventus che vince anche quando non gioca perche’, in attesa del posticipo serale della Lazio, anche il Napoli segna il passo nonostante abbia giocato tutta la partita di Catania in superiorita’ numerica.
Ma a fare rumore nella quarta giornata della serie A e’ il doppio ko di Milan e Inter, gravido di conseguenze per il futuro dei due club. Il Milan perde 2-1 in casa dell’Udinese e finisce l’incontro in nove con Allegri che potrebbe rischiare anche la panchina (anche se la societa’ al momento vuole andare avanti cosi’), mentre l’Inter non sfonda il muro del Siena che nella ripresa assesta un doppio ko in contropiede con Vergassola e Valiani. Il vecchio lupo di mare Cosmi impartisce una severa lezione al neofita Stramaccioni e i toscani hanno sostanzialmente azzerato la squalifica iniziale.
La Sampdoria, quarto incomodo nei quartieri alti, non riesce a venire a capo della resistenza del Torino e viene fuori un pari confezionato da due rigori con i liguri che, comunque paghi dello splendido avvio di stagione, recuperano alla fine con Pozzi che pure tira un penalty non irresistibile. Il Bologna non ripete l’impresa di Roma e si fa imporre il pari da un generoso Pescara mentre un’Atalanta rimaneggiata da’ comunque scacco al Palermo con l’ex Raimondi. Si attende poi la decisione del Giudice dopo il rinvio di Cagliari-Roma per la ribellione di Cellino alla decisione del prefetto di giocare a porte chiuse, con i giallorossi che chiedono lo 0-3 e ci sara’ la solita montagna di polemiche.
Ma il ‘titolo’ della domenica e’ la doppia caduta di Milan e Inter, che si abbatte sulla stagione come un macigno. San Siro continua ad essere terra di conquista per chiunque vi capiti ma se l’Inter esce tra un diluvio di fischi e’ il Milan che sta certamente peggio. Tre sconfitte in quattro gare e l’avvio incolore in Champions non possono essere giustificati dalla cessione dei big e dalla cabala. Il primo gol dell’Udinese e’ un pasticcio tra Mexes e Abbiati, poi Zapata procura il rigore e si fa espellere. Di Natale non sbaglia e i rossoneri chiudono in 9 per un secondo giallo un po’ fiscale a Boateng, che poteva comunque essere espulso prima. Inutile la prodezza di El Shaarawy. Allegri rischia seriamente la panchina (anche se non ora, visto che il club lo conferma) perche’ il Milan sembra una barca alla deriva e non da’ segni di ripresa. Ma il capitombolo dell’Inter e’ ancora piu’ vistoso perche’ riesce a far rinascere una squadra in difficolta’ come il Siena, che aveva racimolato due pari. Il contropiede di Cosmi taglia come il burro la difesa nerazzurra: Stramaccioni non rischia ma la squadra sembra smarrita e in cerca di identita’.
Il Napoli perde un’occasione unica di confermarsi prima antagonista della Juve in fuga: Alvarez lascia il Catania in 10 al 2′ di gioco per un’entrata avventata su Cavani, ma il Napoli non ne approfitta e rischia anche con un paolo di Gomez. Troppa smania di vincere, mancanza di lucidita’ e una splendida organizzazione di gioco del Catania sbarrano la strada a Mazzarri, che si dispiace per l’occasione sfumata ma plaude alla caparbieta’ degli avversari. La Juve al momento sembra di un altro pianeta.
Il Bologna segna con Gilardino in sospetto fuorigioco, il Pescara impatta con un capolavoro del colombiano Quintero, poi viene espulso il portiere Perin e sul rigore l’esperto Pelizzoli, ex Roma, ipnotizza Diamanti regalando a Stroppa il primo punto della stagione. Il Palermo passa da Sannino a Gasperini, c’e’ qualche passo in avanti ma alla fine i bergamaschi senza tanti titolari passano lo stesso con Raimondi. Anche stavolta l’handicap di partenza non sembra condizionare piu’ di tanto l’Atalanta. Ma per vincitori e sconfitti non c’e’ molto tempo per meditare: martedi’ c’e’ Fiorentina-Juve e mercoledi’ di nuovo tutti in campo.
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