Il Ministro per la Coesione Territoriale Fabrizio Barca è intervenuto stamattina su RTL 102.5 durante “Non Stop News” con Fulvio Giuliani e Giusi Legrenzi per parlare del progetto “Messaggeri” . L’idea di “Messaggeri” sarebbe che non riuscendo a riportare a casa i cervelli che se ne sono andati, facciamo in modo che diano una mano alle università italiane e agli studenti che stanno in Italia, è corretto? “Lasciamo perdere i cervelli, chiamiamoli talenti, ma l’idea è questa. Non ho mai pensato avesse senso creare strategie per farli tornare in Italia, è un mondo libero la gente va dove vuol stare. Il punto è che molti dei nostri talenti che stanno fuori hanno una gran voglia di dar una mano al Paese, specie in un momento così difficile. Questo programma dà la possibilità di chiedere loro di tornare solo per fare 25,30 ore di lezioni, di portare il metodo, le idee, cercare di convincere i nostri che magari fuori ci sono idee interessanti, di interagire in Italia, prendere due o tre ragazzi che sono sembrati più capaci e dar loro qualche mese di tutoraggio nel posto dove fanno ricerca. A loro volta questi ragazzi che sono andati fuori guadagnano qualcosa e quando tornano in Italia raccontano la loro esperienza e magari che fuori va peggio che da noi, chissà”. Naturalmente è coinvolto anche il ministro della Pubblica Istruzione Profumo. Lei sa che il ministro profumo è stato attaccato per la questione tablet al Sud e accusato di razzismo. Non teme che venga accusato di razzismo perché vuole organizzare questi tutoraggi a favore degli studenti meridionali? “È la stessa cosa che riguarda l’accusa fatta a lui. Noi usiamo al meglio, nelle nostre intenzioni, i fondi lì dove vi sono. Ora capita che il Sud abbia dei fondi che arrivano dalla CE, che riceve anche il Nord, ma il Nord li ha spesi meglio del Sud e si ritrova con soldi non spesi, quindi li si usa in questo modo. D’altro canto è un vantaggio per tutta Italia, perché noi usiamo delle operazioni, dei prototipi come li chiama Francesco Profumo, che se vanno poi sono interessanti per tutti. Già ci sono programmi che riguardano tutta l’Europa, che consentono ai nostri giovani di andare a fare un periodo fuori, però il problema è che vanno fuori e magari non sono tutorati. Noi con il programma “Messaggeri” sperimentiamo una modalità diversa con il ragazzo che va fuori ma è tutorato da una persona con la quale ha interagito in Italia, quindi se questo funzionasse domani potrebbe diventare un’operazione da usare in tutta Italia”. Lei, non è un politico in senso stretto, ma si sarà posto il problema in questi mesi. Non è che ci sarà un Monti bis e magari un Ministro Barca bis? “Non me lo sono posto perché abbiamo avuto così tanto da fare con questo progetto, non perché voglia parlare solo di quello. Noi lo abbiamo lanciato, adesso c’è il bando, poi dopo bisogna vedere il bando come va e bisogna capire se ci sono università che si sono offerte, e verificare che se hanno offerto di ospitare biologi, ci siano biologi, o se hanno offerto di ospitare economisti che ci siano economisti. Fino al giorno prima è bene che il sottoscritto, ma credo valga un po’ per tutti, si occupi soltanto di far sì che il giorno in cui lasceremo nelle mani del nostro successore il testimone, sarà un testimone in corsa che gli faccia dire “Siamo lanciati”. Ci dica un pregio del premier Monti, nella vita di Governo, nei vostri contatti. “Io ho avuto la fortuna, forse la sfortuna, perche se non fosse successo non avrebbe pensato a me come Ministro, di conoscerlo in giro per l’Europa, quindi è difficile giudicare, ma giudico dalla reazione che vedo negli altri che non lo conoscevano, la parola più usata è “ascolta”. È una persona che ascolta, ha delle idee molto precise e chiare, ha una sua visione culturale, dialoga con i più grandi della terra e ascolta, cosa diventata molto rara in questo Paese. Ascoltare vuol dire entrare in riunione con un’idea ed essere pronti a cambiarla”. Siamo all’inizio di un autunno descritto come complicato da tutti,. Visto dalla stanza dei bottoni lei cosa dice? “Letteralmente ci stiamo per entrar dentro, ma dal punto di vista politico ci si entra da quando si torna da quelle brevi ferie, e ci si è entrati a fine agosto. Sta iniziando da un lato a livello europeo, con notizie di una tale importanza e rilevanza, mi riferisco al rasserenamento del clima, all’orientamento alla crescita, alle decisioni della BCE, senza impatti immediatamente positivi sul nostro portafoglio, ma aprendo una prospettiva nuova. Dall’altra ci sono tensioni, difficoltà sociali, soprattutto al Sud ma anche al Centro-Nord , persone in grande difficoltà, e fino ad adesso la consapevolezza dell’indispensabilità delle cose fatte ha superato anche la sacrosanta critica, le molte cose non condivise dai cittadini. se ci convinciamo che quello che è stato fatto, è stato fatto per interesse generale, forse il cambiamento di metodo ci aiuta per quella benedetta svolta che durante il 2013 dovrebbe avvenire, quella semplice della ripresa della produzione”.
Barca, nel 2013 svolta se tutti convinti cambiamento metodo
Il Ministro per la Coesione Territoriale Fabrizio Barca è intervenuto stamattina su RTL 102.5 durante “Non Stop News” con Fulvio Giuliani e Giusi Legrenzi per parlare del progetto “Messaggeri” . L’idea di “Messaggeri” sarebbe che non riuscendo a riportare a casa i cervelli che se ne sono andati, facciamo in modo che diano una mano […]
Lascia un commento