Nel 2011 sono quasi 3 milioni le persone che dichiarano di essere affette da diabete, il 4,9% della popolazione. Lo rileva l’Istat. Il diabete e’ piu’ diffuso nelle classi piu’ svantaggiate laddove i fattori di rischio, quali obesita’ e inattivita’ fisica, sono piu’ comuni. Valori superiori alla media si registrano al Sud, dove risiedono 900 mila diabetici, contro 650 mila al Nord-ovest, 600 mila al Centro, 450 mila al Nord-est e circa 350 mila nelle Isole. La diffusione (prevalenza) del diabete aumenta al crescere dell’eta’: oltre i 75 anni almeno una persona su cinque ne e’ affetta. Su 100 diabetici 80 hanno piu’ di 65 anni e 40 piu’ di 75. Sotto i 74 anni il diabete e’ piu’ diffuso tra gli uomini. Negli ultimi dieci anni si contano 800 mila diabetici in piu’ a causa dell’invecchiamento della popolazione e di una maggiore diffusione della malattia. Tra il 2000 e il 2011 il tasso standardizzato di prevalenza passa da 3,9 per 100 persone a 4,6. Nello stesso periodo, invece, la mortalita’ e’ in lieve flessione.
Nel 2009 il diabete e’ stato riconosciuto come causa principale di morte in 20.760 casi. Nello stesso anno sono inoltre ben 71.978 i decessi per i quali nella scheda di morte e’ indicato anche il diabete. Tra il 2003 e il 2010 aumentano i contatti tra i diabetici e il medico di medicina generale: il numero medio per paziente passa da 9 a 13 per gli uomini e da 12 a 15 per le donne. Anche le visite specialistiche, gli accertamenti diagnostici e gli esami di laboratorio subiscono un incremento. Si riducono, invece, i ricoveri, da 120.804 nel 2000 a 96.787 nel 2010. In particolare, diminuiscono i ricoveri potenzialmente inappropriati. Anche il ricorso al regime ordinario e’ in calo a favore di trattamenti in day hospital o in regime ambulatoriale.
Tra gli anziani affetti da diabete circa un terzo vive da solo, mentre il 38,6% vive in coppia senza figli. Piu’ critica la condizione delle donne anziane con diabete, che nel 42,7% dei casi vivono da sole. Le complicanze del diabete possono essere estremamente invalidanti e compromettere la funzionalita’ di organi essenziali: cuore (infarto del miocardio, cardiopatie), reni (insufficienza renale), vasi sanguigni (ipertensione o altre malattie cardiovascolari, ictus, ecc.), occhi (glaucoma, retinopatie, ecc.)
Lascia un commento