Grandi Rischi: Pm, aquilani indotti a restare in casa

E’ ripresa poco fa con la requisitoria del pubblico ministero Roberta D’Avolio (ieri a parlare e’ stato per 9 ore il pm Fabio Picuti) l’udienza del processo alla Commissione Grandi rischi. Dopo aver illustrato ieri i presunti comportamenti omissivi dei sette esperti riuniti all’Aquila il 30 marzo del 2009, oggi nella fase conclusiva della requisitoria, […]

E’ ripresa poco fa con la requisitoria del pubblico ministero Roberta D’Avolio (ieri a parlare e’ stato per 9 ore il pm Fabio Picuti) l’udienza del processo alla Commissione Grandi rischi. Dopo aver illustrato ieri i presunti comportamenti omissivi dei sette esperti riuniti all’Aquila il 30 marzo del 2009, oggi nella fase conclusiva della requisitoria, il pm D’Avolio si soffermera’ illustrando il nesso causale tra le presunte rassicurazioni della Cgr e il comportamento degli aquilani indotti a restare in casa la notte del 5 aprile 2009 e che poi hanno perso la vita dopo la scossa delle 3.32. Diversi gli esempi che il magistrato ha illustrato in aula nei quali tramite le testimonianze dei sopravvissuti o dei parenti delle vittime, ha dimostrato i comportanti antecedenti il dramma del 6 aprile da parte delle vittime e quelli assunti dopo le rassicurazioni rese dagli esperti subito dopo la riunione. “Si tratta – ha detto tra l’altro il pm – di casi in cui la morte delle persone e’ esclusiva, univoca o assorbente alle rassicurazioni fornite dalla Commissione Grandi Rischi”.

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