“Gli sviluppi della vicenda Alcoa destano grande preoccupazione. C’è bisogno di fare ogni sforzo possibile per mantenere aperto il confronto con tutti, e con possibili nuovi acquirenti, per preservare la vocazione industriale del territorio”. E’ quanto afferma il segretario confederale della Cgil, Elena Lattuada, all’indomani della nota diffusa dal Ministero dello Sviluppo economico circa le richieste di Glencore per rilevare lo stabilimento di alluminio sardo di Alcoa che ‘non risultano compatibili’.
Per la dirigente sindacale “l’allontanamento di una soluzione produttiva ed occupazionale per i lavoratori Alcoa ci preoccupa: pur consapevoli che le condizioni poste dal possibile acquirente Glencore, per avviare la trattativa di acquisizione dello stabilimento, in tema di costi energetici pongano una grave ipoteca, ritengo che sia necessario mantenere aperto il confronto con tutti e che allo stesso tempo vadano individuati anche altri possibili acquirenti, mantenendo così la vocazione industriale del territorio”.
Per questo, aggiunge Lattuada, “chiediamo uno sforzo straordinario al Governo affinché la vertenza Alcoa non solo sia al centro dell’iniziativa istituzionale a tutti i livelli, ma che ci sia anche un impegno straordinario nella ricerca di acquirenti che abbiano le capacità e le competenze per il rilancio della produzione con i relativi investimenti”. La Cgil, conclude la segretaria confederale Cgil, “continuerà a tenere alta l’attenzione sulla vertenza, a fianco di tutti i lavoratori, diretti, indiretti e precari, che da mesi vivono il dramma di non conoscere il loro futuro, rivendicando anche soluzioni-tampone utili a garantire reddito all’insieme degli addetti e senza rassegnarsi all’idea della desertificazione di quel territorio”.
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