Carrefour, importante marchio della grande distribuzione organizzata, con più di 20mila lavoratori in Italia, ha comunicato alle organizzazioni sindacali di categoria, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, la disdetta del contratto integrativo aziendale siglato il 9 febbraio 2011, in scadenza il prossimo 31 dicembre.
A meno di tre mesi dalla scadenza naturale, l’azienda ha deciso unilateralmente di interrompere un accordo, frutto di una lunga e difficile trattativa.
La storia si ripete. Già nel 2009 infatti l’azienda aveva disdetto tutta la contrattazione integrativa aziendale. Anni difficili, durante i quali Carrefour ha abbandonato il sud Italia, ha aperto procedure di mobilità, cassa integrazione straordinaria e in deroga, e contratti di solidarietà. Sono attualmente 15 i punti vendita interessati da queste procedure, e circa 2500 lavoratrici e lavoratori coinvolti.
“La situazione è drammatica” afferma Maria Grazia Gabrielli della Filcams Cgil “non condividiamo la scelta aziendale. Sappiamo che la fase di crisi che stiamo vivendo non ha precedenti, ma da quasi tre anni stiamo cercando di affrontare le difficoltà. Dal febbraio 2011, da quando era stata avviata una faticosa ricostruzione delle relazioni sindacali e messo un primo tassello di un contratto integrativo aziendale; i lavoratori e i sindacati hanno responsabilmente lavorato affinché questa azienda si risollevasse dallo stato di crisi profonda. Non ci può essere un’altra fase in cui si scarica su di loro il problema di sostenibilità, che va a sommarsi al quadro di incertezze quotidianamente vissuto dalle famiglie.”
Contrazione dei consumi, crisi economica e diminuzione del reddito, sono i problemi di tutto il sistema distributivo e anche di Carrefour in Italia, ma una parte di responsabilità non può essere nascosta.
“Le Organizzazioni Sindacali e i lavoratori non si sono mai sottratte al confronto anche nei momenti più difficili,” prosegue Maria Grazia Gabrielli “ma solo in un percorso di correttezza reciproca dei ruoli e delle posizioni si possono ricercare e costruire delle soluzioni possibili.”
“Questi presupposti” conclude “sono stati rimossi con la disdetta comunicata da Carrefour. Per noi restano validi, ma chiediamo all’azienda di fare chiarezza annullando una decisione dannosa per la tutela dei diritti e del salario dei lavoratori”.
Contro la disdetta del contratto integrativo aziendale, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs uil nazionali proclamano lo stato di agitazione, dando avvio ad una campagna di informazione e assemblee in tutti i luoghi di lavoro e nei prossimi giorni si definiranno le iniziative da intraprendere.
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