L’ipotesi Monti bis spacca la scena politica: pressing di Fini e Casini, che propongono una lista civica per riconfermare il premier; chiusura da Bersani, Renzi e Vendola; Alfano scettico; sarebbe ingiusto usarlo come sigla elettorale, commenta Passera.
Udc e Fli sono al lavoro per riportare il professore a palazzo Chigi, perché, nell’attuale panorama come dice Casini, “realisticamente non esiste alternativa”. L’idea lanciata da Fini oggi ad Arezzo, alla convention “Mille per l’Italia” è quella di fondare una Lista civica per l’Italia, un contenitore per i moderati, tra Pd e Pdl, che in caso di vittoria elettorale porterebbe Monti alla guida del governo. Un progetto che passa anche per Italia Futura, con Montezemolo che non si candida, ma che offre il suo impegno per la creazione di una forza popolare, riformatrice e liberale, con l’obiettivo di dare consenso elettorale al percorso di Monti. E il Monti-bis sarebbe una “soluzione” per contrastare la crisi anche secondo la Conferenza episcopale, “un passo avanti per il Paese” per l’ad di Fiat Sergio Marchionne, un “bene” e un simbolo di “autorevolezza” secondo il segretario della Cisl, Raffaele Bonanni.
Oggi Monti sarà all’apertura del Forum della cooperazione internazionale di Milano.
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